La tempesta perfetta. Le mani della criminalità organizzata sulla pandemiae sulla riviera .Dal turismo alla ristorazione, e non solo .L’ infezione sanitaria del virus affianca e accentua l’infezione mafiosa. E se la rapida diffusione del Coronavirus in ha colto tutti impreparati, ciò non succede per le grandi organizzazioni criminali che sono in grado di farvi fronte più agevolmente perché nel loro tessuto connettivo è insita la capacità di rapido adattamento ai mutamenti economici e sociali.Le mafie hanno infatti enormi vantaggi ,la rapidità e quello di non avere regole, se non quelle loro, terreno storicamente molto fertile a Rimini . Le mafie hanno adottato anche nel nostro territorio da tempo una strategia di basso profilo,capace di garantire profitti senza quasi destare allarme sociale. La crisi pandemica ha colpito molte attività e famiglie, il bisogno di credito si è accentuato, il sostegno attivo che le organizzazioni criminali che riescono agevolmente assicurare alle famiglie, agli esercenti e imprenditori in crisi di liquidità in questa fase si è accentuato ( soldi in tempi brevi senza troppe lungaggini. Per diverso tempo non si è voluto vedere il fenomeno, pensando che ammetterlo avrebbe creato problemi all’immagine turistica. Purtroppo da tempo il nostro territorio, in ragione delle proprie attività è stato terreno appetibile per la criminalità organizzata. Mettere in campo tutti gli strumenti contrasto ora è più che necessario : - gli osservatori locali sulle mafie sulle cessioni alberghi ed esercizi, evasione fiscale, segnalazioni riciclaggio, gioco d’azzardo; - l’uso sociale dei beni confiscati ; - l’unificazione le stazioni appaltanti con elenchi di merito; - le misure di contrasto della corruzione nella Pubblica Amministrazione, - la capacità di vigilanza e coordinamento forze dell’ordine; - accordi dei Comuni e Agenzia delle Entrate per la lotta all’evasione Ma occorre soprattutto per Rimini una FILIERA ETICA nella quale il singolo cittadino , consumatore e fruitore di servizi possa orientarsi, capire e scegliere, una filiera etica che guardi ai singoli comportamenti e alle singole organizzazioni, alle regole di trasparenza e di correttezza, ai prezzi, alla regolarizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici del turismo della ristorazione del commercio dell’ agroalimentare ecc. per fare in modo che le imprese tossiche no mettano fuori mercato quelle corrette e oneste.
Graziano Urbinati Pres. Federconsumatori