Appena vista la replica della Direzione dell’ISS alla mia interpellanza sull’abborracciato bando di selezione per il posto di Direttore del Servizio Territoriale Domiciliare, avevo provato un moto di simpatia per la Dottoressa Caruso che si assumeva l’onere di sostituire il Segretario Francesco Mussoni in un compito ingrato. Ma inoltrandomi nella lettura il mio iniziale apprezzamento si è subito dissipato perché la Signora, senza un briciolo di imbarazzo, ha scaricato tutte le colpe sull’Authority Sanitaria! Nella replica si sostiene infatti che i titoli contenuti nel bando sono stati messi su sua indicazione. La mia interpellanza è rivolta a due figure apicali, il Segretario di Stato e Il Direttore Generale dell’ISS,
perché a loro compete la responsabilità degli atti di diritto pubblico emessi dall’ISS. Non mi risulta che questa responsabilità sia in capo all’ufficio dell’Authority. Mi risulta invece che quest’ultimo si sia limitato a dare dei consigli che evidentemente sono stati male interpretati. Lo scaricabarile non è solo una pratica sgradevole e scorretta perché carica su spalle ignare o innocenti il peso delle nostre colpe, ma è anche di cattivo gusto. Sia chiaro, non voglio derubricare questa faccenda solo a una questione di stile, ma è un modo di fare che crea scontento, sconcerto, delusione e forse svolge un ruolo non insignificante in questa marea di protesta e di insoddisfazione - senza precedenti - che sta
montando nel Paese e all’interno dell’ISS contro la gestione Caruso. La mia interpellanza solleva un problema di carattere politico (in sintesi ammonisce il Segretario Mussoni di non perseverare nel suo clientelismo aggressivo a spese dello Stato e dell’ISS), ma esprime anche qualche riserva sulla terzietà e sull’autonomia tecnica e amministrativa dimostrata dalla Direzione ISS nella
emissione di questo accidentato bando. Ricordo da una massima di John Stuart Mill che spesso “il desiderio di obbedire e di essere dominati da un uomo forte è causato dal piacere di servire”. Questo non è certo il caso della Dottoressa Caruso, comunque invito anche Lei a non perseverare in atteggiamenti che appaiono troppo accondiscendenti verso le iniziative clientelari della politica!
Concludo auspicando che si possa vedere quanto prima copia delle indicazioni formulate dall’Authority, così poco accortamente tirata in ballo; solo allora avremo modo di verificare la fondatezza delle dichiarazioni della Dottoressa Caruso.
Francesca Michelotti
perché a loro compete la responsabilità degli atti di diritto pubblico emessi dall’ISS. Non mi risulta che questa responsabilità sia in capo all’ufficio dell’Authority. Mi risulta invece che quest’ultimo si sia limitato a dare dei consigli che evidentemente sono stati male interpretati. Lo scaricabarile non è solo una pratica sgradevole e scorretta perché carica su spalle ignare o innocenti il peso delle nostre colpe, ma è anche di cattivo gusto. Sia chiaro, non voglio derubricare questa faccenda solo a una questione di stile, ma è un modo di fare che crea scontento, sconcerto, delusione e forse svolge un ruolo non insignificante in questa marea di protesta e di insoddisfazione - senza precedenti - che sta
montando nel Paese e all’interno dell’ISS contro la gestione Caruso. La mia interpellanza solleva un problema di carattere politico (in sintesi ammonisce il Segretario Mussoni di non perseverare nel suo clientelismo aggressivo a spese dello Stato e dell’ISS), ma esprime anche qualche riserva sulla terzietà e sull’autonomia tecnica e amministrativa dimostrata dalla Direzione ISS nella
emissione di questo accidentato bando. Ricordo da una massima di John Stuart Mill che spesso “il desiderio di obbedire e di essere dominati da un uomo forte è causato dal piacere di servire”. Questo non è certo il caso della Dottoressa Caruso, comunque invito anche Lei a non perseverare in atteggiamenti che appaiono troppo accondiscendenti verso le iniziative clientelari della politica!
Concludo auspicando che si possa vedere quanto prima copia delle indicazioni formulate dall’Authority, così poco accortamente tirata in ballo; solo allora avremo modo di verificare la fondatezza delle dichiarazioni della Dottoressa Caruso.
Francesca Michelotti
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