In Europa i Governi sono impegnati a predisporre piani di intervento specifici, dettagliati e soprattutto rendicontati su come gestire le ingenti risorse derivanti dal “recovery fund”. Sono stati istituiti diversi piani di intervento (task force, cabine di regie, Stati Generali) tesi a coinvolgere politica, categorie e società civile. Assistiamo giustamente all’evolversi di un dibattito pubblico. A San Marino va, purtroppo, diversamente. Nei giorni scorsi avevamo invitato il Governo a dire chiaramente come intende affrontare l’emergenza COVID (a partire dalla certezza dell’avvio della campagna di vaccinazione) e il finanziamento siglato con CARGILL. Evitando scorciatoie e, soprattutto, rinviando le risposte. Sul prestito, in particolare, occorre una “operazione trasparenza”. Il Governo deve spiegare al Paese gli impegni siglati, l’eventuale piano di rientro e quali saranno le aree di intervento. In questo momento drammatico per la Repubblica, governo e opposizione devono trovare invece, nel rispetto dei ruoli, uno strumento di permanente consultazione e condivisione delle scelte fondamentali. Ci sono contingenze, nella storia di un Paese, in cui le ragioni di parte dovrebbero essere superate dagli interessi generali. Da forza di opposizione assistere quotidianamente allo scontro tra esponenti degli opposti schieramenti, denigrarsi, insultarsi, è persino offensivo. In primo luogo per lo sforzo immane che stanno facendo da mesi cittadini, famiglie, lavoratori, imprese. Non va bene. E lo diciamo senza confusione di ruoli. In questi giorni è stata divulgata una indagine demoscopica sul sentimento degli italiani di fronte al virus. Il tasso di incertezza è salito da marzo ad oggi dal 49 al 60%, la rabbia è salita dal 17 al 23% e la paura di perdere il lavoro è aumentata dal 48 al 55%. Non crediamo che a San Marino sia tanto diverso. Sarebbe folle se, sul versante politico, si pensasse di cavalcare questo stato d’animo. Se esplode, travolge tutti. Pensiamo che la cosa giusta sarebbe creare subito un tavolo permanente di consultazione tra tutte le forze consiliari. Un luogo di scambio di dati e di preventiva informazione sulle scelte fondamentali. Senza confusione di ruoli, senza chiedere, all’opposizione, di condividere scelte che sono appannaggio dell’esecutivo. Ma i dati, le scelte fondamentali, i rischi devono essere condivisi. Tutti devono essere chiamati a esercitare senso di responsabilità: governo e opposizione. E’ in gioco il futuro del Paese e la nostra millenaria storia di indipendenza, sovranità e di Libertà.
c.s. Movimento Ideali Socialisti