Alla luce del ricorso a Strasburgo presso la Corte Europea dei diritti dell'uomo da parte del Comitato Correntisti Sammarinesi; Alla luce della legge 102/2019, dell’impegno sistemico delle 3 banche cessionarie nell’operazione di risoluzione di Banca Cis, e del conseguente programma di risoluzione dell’istituto bancario finito in dissesto che ha garantito i risparmiatori, in base a criteri di progressività e proporzionalità fondati sull’entità di risparmi effettivamente detenuti, delle obbligazioni aventi scadenza al 22.07.2022, e altre a 5 o 7 anni e una remunerazione specifica; Considerato che il Congresso di Stato, evidentemente non avendo le disponibilità per fare fronte al rimborso delle obbligazioni, ha deciso di trasformarle in titoli di stato rinviando la scadenza, e quindi il rimborso, di 10 anni con conversione in Titoli di Stato; Considerato che i titoli assegnati ai risparmiatori e correntisti non danno luogo, al momento, a nessuna forma di garanzia per poter essere utilizzati sul mercato visto che a San Marino non è sviluppato un mercato per la valutazione di tali titoli; Considerato che il tasso dell'1 % previsto per tali titoli, con l'andamento dei tassi di interesse del periodo, l’inflazione e la situazione dei mercati, li rende comunque inutilizzabili o soggetti a forti svalutazioni; Alla luce di quanto emerso nella seduta della Commissione Finanze del 25 Novembre 2022; Il Consiglio Grande e Generale Impegna il Presidente della Commissione Finanze A convocare una seduta della Commissione Finanze entro il mese di gennaio 2023 alla presenza del Segretario di Stato alle Finanze, dei vertici di BCSM e degli amministratori delle banche cessionarie dell’ex Banca Cis, nonché dell’amministratore unico Bns, al fine di instaurare un dialogo per individuare soluzioni che possano conciliare le ragioni di tenuta delle finanze pubbliche con le normali e pratiche esigenze dei correntisti Cis.
Cs - Libera