OSLA si compiace con la Segreteria di Stato per il Territorio dell’inizio dei lavori di messa in sicurezza della SS72, che collega la Repubblica di San Marino con Rimini, attraverso la sostituzione delle barriere metalliche del tipo guard-rail con quelle del tipo c.d. New Jersey. E’ un risultato per il quale da tempo OSLA sensibilizza le istituzioni sammarinesi ed italiane. Si tratta di un primo passo verso l’ammodernamento di un’infrastruttura fondamentale ed essenziale per il comparto turistico, commerciale e produttivo del nostro Paese. Soddisfatti di questo primo passaggio, non si vuole comunque distogliere l’attenzione dalla necessità che a questo primo step ne devono seguire altri altrettanto importanti. Oltre alla messa in sicurezza, infatti, ci si attende entro breve tempo anche l’eliminazione dei semafori sostituiti dalla realizzazione di rotatorie in grado di rendere la SS72 non solo più sicura, ma anche più veloce e quindi funzionale.
Le infrastrutture di questo genere sono investimenti dai quali, seppur costosi, non si può prescindere se si vuole veramente ottenere il rilancio della Repubblica di San Marino. A tal proposito OSLA ha incontrato la settimana scorsa l’onorevole Tiziano Arlotti, con il quale si è condivisa anche l’importanza dell’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino “Federico Fellini” e con il quale si è ribadito come OSLA fosse estranea al comunicato stampa “ferragostiano” che tanto clamore aveva sollevato. Lo scalo riminese rappresenta a tutt’oggi un centro nevralgico per la nostra realtà economica che recentemente è stato addirittura riconosciuto come tra i primi 38 aeroporti di interesse nazionale da parte del Consiglio dei Ministri italiano.
Le infrastrutture di questo genere sono investimenti dai quali, seppur costosi, non si può prescindere se si vuole veramente ottenere il rilancio della Repubblica di San Marino. A tal proposito OSLA ha incontrato la settimana scorsa l’onorevole Tiziano Arlotti, con il quale si è condivisa anche l’importanza dell’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino “Federico Fellini” e con il quale si è ribadito come OSLA fosse estranea al comunicato stampa “ferragostiano” che tanto clamore aveva sollevato. Lo scalo riminese rappresenta a tutt’oggi un centro nevralgico per la nostra realtà economica che recentemente è stato addirittura riconosciuto come tra i primi 38 aeroporti di interesse nazionale da parte del Consiglio dei Ministri italiano.
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