“Ho voluto rispettare la necessità manifestata dai sindacati di non creare turbative nel delicato momento di definizione del testo unico del settore industria, così come ho pieno rispetto per la decisione di ricorrere allo strumento democratico dello sciopero. Spero però che anche loro abbiano riconsiderato il giudizio di inutilità espresso su questo progetto di legge. Nessuna riforma è inutile quando tende a perseguire il necessario ammodernamento e l’affermazione di buone politiche”. Il Segretario di Stato al Lavoro, Teodoro Lonfernini, apprezza il riconoscimento della complessa opera di mediazione svolta tra le parti sociali, datoriali e politiche, e rivolge alle organizzazioni sindacali il chiaro invito a rivedere le proprie perplessità, per lavorare insieme alla definizione di un testo completo e capace di interpretare al meglio i cambiamenti in atto non solo nel nostro Paese. Il progetto di legge adottato ieri dalla Commissione Finanze è un passo in avanti per l’affermazione di una logica di sistema, accantonando solo momentaneamente le buone idee contenute nel documento di riforma. “Da quei punti – annuncia Lonfernini – dovremo ripartire portando al tavolo anche le altre parti sociali”. Subito dopo la seconda lettura, prevista per novembre, ripartiranno immediatamente i confronti sulle tematiche rimaste in sospeso, alla ricerca della più ampia condivisione possibile, per emanare i Decreti previsti alla scadenza stabilita, entro il mese di giugno. “Ritengo il Progetto di Legge licenziato in Commissione blindato – afferma Lonfernini - visto l’ampio e lungo lavoro di condivisione svolto fuori e dentro l’aula”. Sugli argomenti posticipati, il responsabile delle politiche sul lavoro si aspetta un contributo costruttivo, che consenta di raggiungere quella condivisione globale oggi sospesa ma, a suo giudizio, solo rinviata nel tempo. “Abbiamo di fronte sfide nuove e cambiamenti radicali – afferma – dobbiamo saperli affrontare e gestire al meglio, per la piena soddisfazione e tutela dei lavoratori, di tutti i lavoratori”. Nuove esigenze sono in attesa di risposte, come la revisione del tempo determinato e dei distacchi; la disciplina del lavoro temporaneo; regole più chiare sul lavoro dei minori e nuove norme sull’assistenza familiare. Un percorso che passa anche attraverso un nuovo Ufficio del Lavoro e delle Politiche Attive e una nuova struttura del Centro di Formazione Professionale. “Ci sono scelte politiche che possono apparire difficili e poco popolari – conclude il Segretario di Stato Lonfernini– ma quello che deve prevalere sempre è il senso di responsabilità, lo stesso che ha consentito al nostro Paese di affrontare un mare in tempesta, senza fare distinzioni e senza lasciare indietro nessuno”.
c.s. Segreteria di Stato Lavoro