Sabato pomeriggio la comunità di Serravalle ha reso l'ultimo omaggio a Bruno Passerini, scomparso all'età di 94 anni. Uomo di grande spessore umano, Passerini è stato per molti un punto di riferimento, non solo per i suoi successi nel mondo del lavoro, ma soprattutto per la sua generosità e il carattere amabile, che gli hanno guadagnato l'affetto di chiunque lo conoscesse.
Profondo era il legame che lo univa a Don Giuseppe Innocentini, conosciuto da tutti come Don Peppino, con cui collaborava attivamente sia nelle iniziative benefiche sia in ambito sportivo, sempre con un’attenzione particolare rivolta ai giovani. Ben nota la sua passione per il calcio, e in particolare per la Juventus: seguiva la squadra con entusiasmo e partecipazione.
Passerini ha lasciato un'impronta significativa anche nel Rotary Club di San Marino, di cui, anni fa, era stato socio attivo. Partecipò a numerose iniziative di service, sia nella Repubblica che a livello internazionale. Tra i progetti più rilevanti si ricorda il suo ruolo nel club per la costruzione di un edificio con piscina dedicato alla riabilitazione dei portatori di handicap, realizzato dal Rotary nel 1979 e donato al Servizio Minori, divenuto simbolo duraturo dell’impegno verso i più vulnerabili.
Bruno nutriva un profondo amore per la sua famiglia, che negli anni è tanto cresciuta. Lascia la moglie Emma, le sue quattro figlie, otto nipoti e numerosi pronipoti, tutti accomunati da affetto e gratitudine nei suoi confronti.
L’eredità di Bruno Passerini va oltre i successi professionali, la passione sportiva e l’impegno comunitario: è un’eredità fatta di amore, altruismo e dedizione, valori che rimarranno vivi nella memoria di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
Comunicato stampa
Società Dante Alighieri