Negli scorsi giorni il Segretario della Federazione Servizi e Commercio di USL, Marco Santolini, ha preso parte a Bruxelles, ad una seduta del Comitato Protezione Sociale e Pensioni che ha visto riuniti i rappresentanti sindacali di ciascun Paese europeo aderente ad Etuc. Nel corso dei lavori il Comitato ha posto l’esigenza di aumentare la protezione sociale nei confronti di chi oggi rischia purtroppo di rimanere senza tutele: pensionati fragili ma anche famiglie e lavoratori che lottano contro la povertà, considerato che negli ultimi anni la ricchezza si è spostata dal ceto medio per concentrarsi nelle mani di sempre meno persone. Come potrebbero restare indifferenti lavoratori e pensionati davanti a un costante peggioramento dei loro redditi e della condizione in cui versano Sanità, Scuola ecc.? Certo la semplice denuncia non è di alcuna utilità ad affrontare i problemi strutturali che affliggono l’Europa ma a ben vedere anche il resto del mondo. Così dal Comitato è emerso un orientamento diametralmente opposto a quello che la nuova Commissione UE parrebbe voler seguire. L’obiettivo di questo semestre è infatti la riduzione del debito dei vari Stati volto al consolidamento della finanza pubblica. Questo comporterebbe un minore intervento al sostegno del costo dell’invecchiamento con l’idea di rivolgersi al mercato privato, ai fondi assicurativi. Per il Comitato al contrario occorrerebbe puntare su una politica di comunità mediante l’emissione di un bond europeo acquistabile da parte dei fondi pensione che in questo modo assicurerebbero maggior solidità al Sistema europeo. “Quello della solidità del sistema pensionistico – ha detto Santolini – è un problema con il quale anche San Marino si trova a dover fare i conti. Fortunatamente la speranza di vita continua a crescere e dati e numeri alla mano, nel giro di dieci anni, la popolazione con oltre 75 anni che nel 2013 si attestava sulle 2926 unità, ha registrato un incremento di 749 persone. Ciò significa tuttavia che anche alla luce del rigido inverno demografico che sta interessando la Repubblica, vanno ripensate e potenziate le protezioni esistenti. Oggi sono tantissime le persone che vivendo sole e dunque potendo contare su un unico reddito, fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Spesso si tratta di madri o padri con figli a carico o di anziani ultrasettantantacinquenni soli, di questi ultimi se ne contavano, alla fine del 2023, ben 1175. Occorre dunque delineare un altro welfare possibile in modo da garantire un invecchiamento dignitoso alle persone che hanno contribuito fattivamente alla crescita del nostro Paese, dando al contempo la possibilità di farlo anche alle nuove generazioni, oggi purtroppo più povere delle precedenti”.
C.s. Unione Sammarinese Lavoratori USL