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Usl: il lavoratore sia vigile sulla propria posizione contributiva

30 lug 2024
Usl: il lavoratore sia vigile sulla propria posizione contributiva

Si toccano corde parecchio sensibili quando si parla di pensioni e contributi. Ed è per evitare brutte sor- prese al momento di andare in pensione che il lavoratore deve sapere la propria situazione contributiva, ovvero che il datore di lavoro sia in regola con i versamenti del primo e del secondo pilastro. In un mondo ideale chiaramente il lavoratore non avrebbe bisogno di fare alcun controllo ma purtroppo, non sempre è così. Se infatti la gran parte delle aziende si sono rivelate in linea con le normative vigenti, non sono mancate però quelle realtà che hanno lasciato a San Marino soltanto buchi, anzi voragini che hanno impattato sia sulla collettività che sul lavoratore singolo; lavoratore o lavoratrice che al momento di andare in pensio- ne, se il datore di lavoro non ha provveduto a fare i dovuti versamenti o non si è attivata la procedura di fallimento, si trova ad avere dei buchi contributivi e dei danni economici, subendo una lesione dei propri diritti non di poco conto. Il lavoratore può controllare autonomamente la propria posizione tramite il portale Arpa ma può far riferimento anche a USL; dove, recandosi presso la nostra sede, Centro Uffici Tavolucci tel 0549907031, avrà l’opportunità di avvalersi della professionalità del nostro Staff per fare appro- fondimenti dettagliati ed avere il giusto supporto. Il fatto di ricevere ogni mese lo stipendio, e c’è chi purtroppo subisce dei ritardi specie quando si tratta di percepire il TFR, non dà l’assoluta garanzia che l’azienda sia in salute e in regola con tutti i versamenti. Per questo concordiamo con chi trova assurdo che certe posizioni debitorie siano schermate dalla riser- vatezza e che non vengano rese note ai diretti interessati, o a chi li rappresenta, in tempo utile a evitare disastri ai quali poi spesso non è più possibile porre rimedio e che purtroppo sovente ricadono sulle spalle della collettività. “Nessuno dice che la riservatezza non sia un diritto di legge, afferma l’SG Francesca Busignani, ma for- se qualcosa non funziona nel percorso di recupero. Se si rientrasse delle cifre mancanti in lassi di tempo brevi e senza che diventino cifre difficilmente recuperabili, probabilmente non ci sarebbe neppure biso- gno di arrivare a parlare di riservatezza. Per questo siamo disponibili ad un ciclo di incontri per dare il nostro contributo per poter finalmente, variando la norma, affinandola, dotando gli uffici di più o di stru- menti diversi, far terminare immediatamente una situazione debitoria e di inadempienza che a cascata non solo danneggia il/la lavoratore/trice ma rischia di innescare un meccanismo che potrebbe portare a ridurre le pensioni oltremodo o ad aumentare la pressione fiscale sulla collettività, a causa di cifre mai rientrate.” Come USL riteniamo che una Legge del 2004 e nello specifico la 70 e successive modifiche, a distanza di 20 anni, debba essere trasformata e attualizzata in un Testo Unico al passo con i tempi.

cs Unione Sammarinese Lavoratori- USL






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