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Usot: "Inaccettabile generalizzazione dell'Usl su imprenditori 'truffaldini'"

29 lug 2024
Usot: "Inaccettabile generalizzazione dell'Usl su imprenditori 'truffaldini'"

In un momento in cui le aziende del nostro Settore (Hotel, ristoranti e bar) ancora dovevano rialzarsi dalle conseguenze della pandemia da covid, dalle conseguenze dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e dovevano fare i conti con inatteso aumento dell’inflazione, non ci siamo certo sottratti al confronto con le Organizzazioni Sindacali per rivedere la parte economica del contratto (accordo sottoscritto in ottobre 2023) consapevoli del fatto che, seppur la congiuntura degli eventi pesasse tantissimo sulle aziende, fosse necessario aiutare i lavoratori dal negativo impatto dell’inflazione sul loro potere d’acquisto, sul valore dei loro risparmi e investimenti. Per la verità, come avevamo sottolineato ai sindacati, il fenomeno inflattivo e le sue negative conseguenze è abbondantemente rientrato (l’inflazione per il 2024 è pari a +0,8% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo). Tutt’altra urgenza ed attenzione, nonostante l’avessimo più volte richiesta, è stata prestata dai sindacati alla revisione della parte normativa del Contratto Collettivo e quindi si, quella che parla di diritti (e doveri) dei datori di lavoro e, giova ricordarlo, dei dipendenti. Abbiamo più volte evidenziato, negli incontri effettuati, che la parte normativa del CCNL risulta assolutamente datata, inadeguata, obsoleta non solo per i lavoratori ma anche per le aziende. Abbiamo sollecitato, da tempo, di iniziare a prendere seriamente in considerazione i fondamentali strumenti di welfare aziendale completamente assenti nel nostro Paese ma molto utilizzati dalle aziende italiane ed estremamente apprezzati dai dipendenti. Le piccole e medie imprese (italiane) preferiscono misure di welfare di sostegno economico a dipendenti e famiglie, a cominciare dai buoni pasto e buoni multicategoriali, servizi legati a salute, conciliazione vita-lavoro e formazione. Gli strumenti di Welfare aziendale, sconosciuti nel nostro ordinamento e sostanzialmente sconosciuti anche dal dibattito politico se non durante la campagna elettorale. Ogni critica, costruttiva ed utile a migliorare, è ben accetta. Quello che non possiamo accettare, invece, è la generalizzazione (inaccettabile e scorretta) con cui il comunicato stampa di USL della settimana scorsa fa passare l’idea che TUTTO il Settore sia popolato da imprenditori truffaldini, che chiedono (e forse pretendono) di aggirare le norme per favorire sé stessi a discapito del dipendente. Impropria, fra l’altro, nella parte in cui non viene fatto cenno alcuno al comportamento che hanno alcuni dipendenti, sicuramente la stragrande minoranza, non proprio in linea con l'etica professionale e con quei principi quali il rispetto, la cooperazione, il dialogo, l'onestà e la trasparenza, ma anche la produttività. Lascia sbigottiti, fra l’altro, che la critica parta dalla richiesta di formazione per i dipendenti e per gli imprenditori (perché da sempre chiediamo, e come Associazioni di Categoria proponiamo, corsi anche per gli imprenditori). La formazione, in assenza di anche minime politiche attive per il lavoro nel nostro Paese, è tutta in capo a noi Associazioni che la organizziamo e la proponiamo, nella maggior parte dei casi gratuitamente, per tutti gli operatori economici che rappresentiamo. Anticipiamo che USOT, anche a questo Governo, come fatto con i due precedenti, consegnerà un documento programmatico con quello che riteniamo possano essere le priorità per il nostro Settore e sarà presente, nuovamente, la richiesta di una scuola superiore dedicata al turismo ed ai futuri imprenditori del Settore. Non crediamo e non si avvicina minimamente alla nostra idea che la scuola di cui stiamo parlando sia una “evoluzione” dell’attuale CFP. Serve tutt’altro. Pensiamo e chiediamo che la riflessione muova da una scuola qualificata, di eccellenza, che formi futuri lavoratori ed imprenditori in ogni aspetto, pratico e amministrativo. Un Istituto che aiuti a rendere più attrattivo il nostro Settore e che fornisca competenze che fin dall’ingresso nel mondo del lavoro possano rappresentare un valore aggiunto per l’azienda e che, come tale, debba essere giustamente retribuito. Oggi è necessario fare leva su un processo di apprendimento, che non si esaurisce mai, che consenta di acquisire nuove conoscenze, anche trasversali, utili a valorizzare la professionalità nel presente e nel futuro, a qualunque punto della carriera ci si trovi. La formazione continua e di qualità è fondamentale e chi non lo capisce è (o dovrebbe essere) fuori mercato.

c.s. Consiglio direttivo Usot





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