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2 anni e 9 mesi con affidamento ai servizi sociali per l'ex portiere della Virtus

La Monaca ha affrontato diligentemente un percorso di recupero in comunità e dopo la squalifica vuole tornare a giocare

di Luca Salvatori
23 lug 2020

Oggi in tribunale un processo per droga che nonostante si sia chiuso con la condanna offre all'imputato la possibilità di riscattarsi.

Una vicenda giudiziaria cominciata male che si chiude con la speranza di un nuovo inizio. E' la storia di Massimiliano La Monaca, ex portiere della Virtus, arrestato all'età di 22 anni la sera del 6 aprile del 2017, quando durante una perquisizione per il calcio scommesse allo Stadio di Montecchio, la Polizia Civile trovò nella sua auto 150 gr di marijuana, suddivisa in pacchetti. Nella sua abitazione rinvenuti anche 300 euro, provento di spaccio, e una lista coi nomi degli acquirenti associati a cifre. Venne arrestato e si fece un mese e mezzo di carcere. Il 1° settembre dell'anno dopo non si fermò all'alt della Polizia Civile a Faetano, nei pressi del lago. Gli agenti tentarono di impedire l'apparente fuga, ostruendo la carreggiata con la loro vettura: ci fu una collisione e anche in quel caso gli fu trovata droga: poco più di un grammo di cocaina. Assolto per guida in stato di alterazione psico-fisica e per il danneggiamento dell'auto, perché come è emerso dall'escussione di un agente, non avrebbe potuto evitare la collisione, considerando velocità e distanza, Massimiliano La Monaca è stato condannato per spaccio di stupefacenti a 2 anni e 9 mesi, con possibilità di affidamento ai servizi sociali, così come richiesto – solo con lievi differenze – da Pf e difesa. Gli verrà restituito anche un telefono rimasto sotto sequestro. Da quei fatti il ragazzo, così come ha spiegato in aula il suo difensore Rossano Fabbri, ha intrapreso un percorso di recupero in una comunità terapeutica, che si sta apprestando a concludere. Si è impegnato inoltre a rifondere il danno cagionato all'auto della Polizia Civile – 2.931 euro - e a sottoporsi a controlli anti-droga. Intende anche tornare a giocare a calcio, una volta conclusa, nel prossimo mese di ottobre, la squalifica sportiva che gli fu inflitta non per le scommesse, ma per la droga. Massimiliano La Monaca vuole riscattarsi e ora - nonostante la condanna - ne ha la possibilità.


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