"Siete stati bravi". Queste le parole di Carmine Schiavone, reggente del clan dei casalesi, arrestato dai carabinieri con l'accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso dopo un inseguimento in centro. Si trovava in un locale di Aversa in compagnia di altre due persone e del titolare, quando è scattato il blitz dei militari.
Il figlio di Francesco "Sandokan" Schiavone, finito in manette nel 1998 e ritenuto, nonostante ancora dietro le sbarre, tessere le fila della cosca di Casal di Principe.
Al momento dell'arresto Carmine Schiavone aveva con sé 8.000 euro in contanti.
Il figlio di Francesco "Sandokan" Schiavone, finito in manette nel 1998 e ritenuto, nonostante ancora dietro le sbarre, tessere le fila della cosca di Casal di Principe.
Al momento dell'arresto Carmine Schiavone aveva con sé 8.000 euro in contanti.
Riproduzione riservata ©