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Conto Mazzini: monitorate 241mila operazioni di cui 200 sospette

6 apr 2016
aula tribunale RsmConto Mazzini: monitorate 241mila operazioni di cui 200 sospette
Conto Mazzini: monitorate 241mila operazioni di cui 200 sospette - Al processo sul Conto Mazzini anche oggi le deposizioni di chi ha eseguito operativamente gli accert...
Al processo sul Conto Mazzini anche oggi le deposizioni di chi ha eseguito operativamente gli accertamenti sui flussi di denaro che, secondo gli inquirenti, sono alla base della presunta tangentopoli sammarinese. Protagonista principale dell'udienza odierna la testimonianza del funzionario dell'Aif Walter Serra.


241mila le operazioni bancarie monitorate e di queste circa 200 costituiscono i movimenti di denaro che si sospetta siano finiti ai politici. In alcuni casi, dopo provvedimenti amministrativi a favore di imprenditori, in altri senza una ragione chiara. Il funzionario Aif Walter Serra, rispondendo all'avvocato Pagliai ha affermato che non ci sono elementi per collegare i denari pervenuti a Giovanni Lonfernini con la presunta tangente che avrebbe pagato Amati per una licenza bancaria. Serra ha anche ammesso che nella relazione di maggio 2015, messa a disposizione del commissario della legge inquirente, c'è un errore che già ieri aveva evidenziato l'ispettore Francioni: non si puo' affermare che il nome Podeschi, che compare in una nota contabile relativa ad un prelevamento da 50mila euro dal libretto Arrivederci, sia riferibile effettivamente a Claudio Podeschi. Francioni, che ha concluso la deposizione in mattinata, ha anche affermato che non sono effettivamente riconducibili a Gian Marco Marcucci le firme apposte su 7 contabili bancarie, relative ad altrettante operatività attribuitegli sui libretti del Conto Mazzini.
Tuttavia, prima Veronesi, poi Francioni e oggi Serra, hanno dichiarato di confermare nella sostanza, quanto appare sulla relazione messa a disposizione della magistratura inquirente. Serra ha parlato di un utilizzo abnorme dei libretti al portatore finalizzato a far perdere le tracce dei fondi per rendere piu' difficilela ricostruzione dei passaggi di denaro. La complicata trama è stata ricostruita in un grafico di cui Serra si è servito per rispondere a domande su operazioni specifiche. Il funzionario Aif ha anche affermato di non sapere se gli imputati si siano messi d'accordo per costituire un sodalizio criminoso ma ha espresso la convinzione personale che almeno su tre casi, la licenza bancaria di Amati, la finanziaria dei Colombini e la sede di Banca Centrale, siano state pagate delle tangenti ai politici.

l.s.

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