“Un nostro cliente abituale”. Così il Procuratore del Fisco - in considerazione dei precedenti penali in capo al 55enne di Domagnano -, ha definito Sandro Agostini, in avvio di requisitoria. Anche questo processo, in un qualche modo, era legato al curriculum vitae giudiziario del sammarinese; quest'ultimo, infatti, per ottenere una riduzione delle ore settimanali, nell'affidamento in prova al servizio sociale, avrebbe falsificato alcune dichiarazioni di un'impresa di pulizie, presso la quale aveva dichiarato di lavorare. E questo fotocopiando la firma della titolare: oggi presente in aula come parte lesa. Ma Agostini non si sarebbe fermato qui; avrebbe anche indotto in errore – con false dichiarazioni - l'Ufficio del Lavoro; che in seguito certificò non solo che il 55enne era dipendente della ditta di pulizie, ma che aveva anche incrementato le ore di lavoro. Tra i capi di imputazione, poi, la falsità materiale in atti pubblici. Il sammarinese, tra il 2015 e il 2016, avrebbe infatti contraffatto 3 atti “apparentemente formati da funzionari di Banca Centrale”, dai quali risultava che doveva ricevere una somma complessiva vicina al milione di euro; l'obiettivo – secondo l'Accusa - era truffare una donna, inducendola a concedergli un prestito di 3.000 euro. Il legale di parte civile di BCSM, anticipando una possibile obiezione, ha sottolineato come non si trattò di un falso grossolano; tanto che pure una bancaria di un istituto di credito rischiò di incorrere in errore. Nell'arringa della Difesa, invece, è stata contestata la fondatezza di tutti i capi di imputazione. Quindi una considerazione. “Avere dei precedenti penali – ha sottolineato l'avvocato – non comporta automaticamente una condanna per questi fatti”. Ma tutto ciò non è servito ad evitare la condanna. Il Commissario della Legge Battaglino – non discostandosi troppo dalle richieste del PF – ha optato per 1 anno e 10 mesi di prigionia, 2 anni di interdizione e 40 giorni di multa per complessivi 400 euro.
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