Si è conclusa ieri sera nel Ravennate la fuga del cittadino kosovaro 43enne che la mattinata di sabato - al culmine di una lite - aveva aggredito violentemente la moglie, nella loro abitazione di viale Salinatore a Forlì, lanciandole dell'acido sul volto, colpendola con un coltello e provocandole alcune fratture al cranio, prima di fuggire a bordo della propria auto portando con sè i figli di 12 e 14 anni. L'uomo - riporta una nota dell'Arma - è stato fermato dai Carabinieri, che avevano avviato immediatamente le ricerche, mentre stava viaggiando sulla sua vettura. I due bambini stanno bene mentre il padre è stato condotto al comando provinciale dei militari di Forlì per dare esecuzione al decreto di fermo emesso dal sostituto procuratore di Forli-Cesena, Laura Brunelli. Secondo la stampa locale forlivese, l'uomo è stato bloccato intorno alle 21 a Russi, in provincia di Ravenna. Nei primi momenti della fuga, durata 36 ore, tutte le piste erano rimaste aperte, vista anche la rete familiare del 43enne, ramificata in diversi paesi europei e non era stata esclusa l'ipotesi della gelosia con un uomo di Asti, in Piemonte, che il kosovaro sospettava poter essere amante della moglie. La donna, già da sabato era stato escluso il pericolo di vita, era stata condotta in ospedale a Forlì nel reparto di medicina d'urgenza dove si trova tutt'ora. A limitare i danni legati al lancio della sostanza acida, l'intervento dei vicini di casa che avevano tempestivamente ripulito il viso della donna con della carta bagnata.
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