La chiamata alle barricate si muove su coordinate elementari: «Partiamo da tutti i quartieri popolari per andare a fargli sentire la nostra sinfonia, fatta di rabbia, solidarietà e lotta». Perché oggi, come ogni anno dalle prime uova sulle pellicce datate 1968, piazza della Scala a Milano diventa la vetrina per eccellenza: tanto per lo sfarzo della prima quanto per la protesta. E questo nonostante la presenza molto bassa di politici in platea, senza il premier Matteo Renzi né il presidente Giorgio Napolitano: le figure istituzionali di maggiore prestigio saranno quella del presidente del Senato, Piero Grasso, e del ministro della Cultura, Enrico Franceschini. Presente, almeno nelle previsioni della vigilia, la direttrice del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, potenziale bersaglio di contestazioni militanti e cori anticapitalisti.
(repubblica.it)
(repubblica.it)
Riproduzione riservata ©