Un amico di Ecso è stato raggiunto ieri sera da una telefonata di un noto giornalista economico italiano, “è ricominciata la baraonda su di voi” gli ha detto. Si riferiva alle notizie fatte uscire da qualche procura con le quali si “invitavano” i giornalisti a riferire di un (molto) presunto collegamento tra la vicenda MPS e la Cassa di Risparmio di San Marino. Abbiamo malcontato 22 testate nazionali che hanno riportato la notizia, pressoché parola per parola (qualcuno dubiterà mai che questi comunicati seguano una regia unica?) e con relativo richiamo nel titolo. Notiamo che il solo Stefano Elli del Sole 24 Ore, mai tenero nei nostri confronti ma che perlomeno conosce i fatti, è uscito dal coro pubblicando un pezzo ripercorrendo la storia della vicenda senza nemmeno menzionare questo ultimo ardito collegamento. Che evidentemente reputava non degno di pubblicazione. Ancora una volta si tira in ballo San Marino a sproposito, collegandolo con presunte tangenti pagate al o dal Monte Paschi utilizzando il conto che la Cassa di San Marino aveva presso la filiale di Forlì del Monte Paschi, conto e operatività, ricordiamo ai tanti smemorati, indicati dalla Banca
d’Italia (altra pera che cade dalle nuvole con allarmante regolarità) e che è sempre stato assolto dalla Cassazione italiana ogni volta che gli è stata messa sotto il naso. Ad essere onesti, in alcuni articoli è venuto fuori timidamente anche lo
IOR, banca vaticana, ma il portavoce della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, ha prontamente smentito ogni cosa e quasi tutti i giornali hanno correttamente pubblicato la nota vicino all’articolo. È interessante anche vedere cosa e quando ha ribadito il portavoce della Serenissima Repubblica di San Marino. Peccato che questa figura a San Marino non esista, nonostante le ripetute richieste effettuate non solo da ECSO ma pure da altre parti. Il nostro Paese ci sembra sia un gladiatore buttato a combattere nell’arena senza scudo. (Anche senza preparazione ma questo è un altro discorso.) Ma per la miseria, vogliamo provare a difenderci almeno dalle accuse più balzane? Se la Santa Sede, che per millenni non ha mai reputato di dover spiegare a nessuno i propri comportamenti, oggi pubblica terrene note di smentita, perché San Marino continua nel proprio “splendido” isolamento? Occorre da subito istituire un ufficio stampa, con il compito di difendere l’onore della Serenissima utilizzando i mezzi oggi a disposizione e utilizzati anche da istituzione millenarie come il Vaticano. E auspichiamo anche che finalmente sia chiaro a tutti che lasciare procure e giornalisti stranieri campo libero relativamente alla banca più rappresentativa del paese senza mai accennare alla benché minima difesa sia stata una strategia fortemente perdente. Proprio in questi giorni viene rappresentata teatralmente il tentativo di conquista della Repubblica organizzata dal Cardinale Alberoni: è proprio vero che la storia non insegna niente!
d’Italia (altra pera che cade dalle nuvole con allarmante regolarità) e che è sempre stato assolto dalla Cassazione italiana ogni volta che gli è stata messa sotto il naso. Ad essere onesti, in alcuni articoli è venuto fuori timidamente anche lo
IOR, banca vaticana, ma il portavoce della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, ha prontamente smentito ogni cosa e quasi tutti i giornali hanno correttamente pubblicato la nota vicino all’articolo. È interessante anche vedere cosa e quando ha ribadito il portavoce della Serenissima Repubblica di San Marino. Peccato che questa figura a San Marino non esista, nonostante le ripetute richieste effettuate non solo da ECSO ma pure da altre parti. Il nostro Paese ci sembra sia un gladiatore buttato a combattere nell’arena senza scudo. (Anche senza preparazione ma questo è un altro discorso.) Ma per la miseria, vogliamo provare a difenderci almeno dalle accuse più balzane? Se la Santa Sede, che per millenni non ha mai reputato di dover spiegare a nessuno i propri comportamenti, oggi pubblica terrene note di smentita, perché San Marino continua nel proprio “splendido” isolamento? Occorre da subito istituire un ufficio stampa, con il compito di difendere l’onore della Serenissima utilizzando i mezzi oggi a disposizione e utilizzati anche da istituzione millenarie come il Vaticano. E auspichiamo anche che finalmente sia chiaro a tutti che lasciare procure e giornalisti stranieri campo libero relativamente alla banca più rappresentativa del paese senza mai accennare alla benché minima difesa sia stata una strategia fortemente perdente. Proprio in questi giorni viene rappresentata teatralmente il tentativo di conquista della Repubblica organizzata dal Cardinale Alberoni: è proprio vero che la storia non insegna niente!
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