Nelle loro camere d'hotel la polizia di Stato ha trovato un negozio di abbigliamento firmato con abiti di marca, profumi, numerosi occhiali griffati, possibile proventi di alcuni furti avvenuti di recente in esercizi commerciali di Marina Centro, a Rimini. La polizia ha anche rinvenuto uno Jammer, un dispositivo elettronico che inibisce i sistemi anti taccheggio dei negozi. Questa mattina, il personale della Squadra Volanti della Questura ha infatti eseguito il decreto di perquisizione locale emesso dalla Procura della Repubblica di Rimini nei confronti di tre persone, tutte italiane, di 51, 50 e 30 anni ritenuti responsabili dei furti degli ultimi giorni. I tre, apparentemente in vacanza in Riviera e alloggiati in hotel con le famiglie, sono stati denunciati in concorso con le mogli, complici dei furti, anche grazie alle segnalazioni dei singoli commercianti di Marina Centro. Ai responsabili, tutti residenti nel Nord Italia, è stato avviato il procedimento per l'irrogazione del foglio di via obbligatorio dalla provincia di Rimini. Sempre questa mattina personale della Squadra Mobile con la Guardia di Finanza di Rimini ha fatto un sequestro a un albanese di 32 anni e della madre. Il 32enne è indagato per traffico di sostanze stupefacenti e a giugno è stato arrestato per spaccio di cocaina e perché in possesso di un coltello. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, hanno quindi eseguito indagini economico - patrimoniali nei confronti dell'indagato, scoprendo che il 32enne aveva fittiziamente intestato l'auto alla madre per eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione patrimoniali. L'auto, un'Audi, denaro contante e saldi attivi su conti correnti intestati e/o riconducibili allo straniero del valore complessivo di oltre 60 mila euro sono stati sequestrati preventivamente.
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