Per la sua famiglia era una "gallina dalle uova d'oro". Sapevano tutto e gli hanno garantito copertura. Si è chiuso il cerchio intorno alla famiglia di Marco Zinnanti, il 22enne reo confesso per l'omicidio del tassista Bernabini a Covignano il 2 settembre. Sono stati arrestati dagli uomini della Questura di Rimini padre, madre e sorella per porto e detenzione illegale di armi e spaccio di droga. Era lui, che grazie al suo giro, provvedeva alle esigenze della famiglia che viveva oltre le possibilità. Loro lo hanno coperto, sbarazzandosi dei vestiti insanguinati e creandogli dei covi dove nascondersi dopo l'omicidio. Più volte hanno trasportato dal loro appartamento di via Lince a quello detto il "covo" di via Teodorico droga, documenti falsi e armi per confondere le tracce. Gli inquirenti hanno arrestato anche un’amica di famiglia e suo figlio per favoreggiamento. Dopo l'omicidio avevano nascosto sulle montagne l'uomo fino all'arresto. Sul movente dell'omicidio ancora dominano i futili motivi. Zinnanti si conferma una testa calda con una famiglia omertosa.
Valentina Antonioli
Valentina Antonioli
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