Il Grande fiume non dà tregua. E' di nuovo allarme in Emilia per una nuova ondata di piena del Po che è già arrivata a Piacenza e a Parma e, oggi pomeriggio, è attesa a Boretto, nel Reggiano. Poi sarà la volta di Ferrara. Sono 598 i cittadini residenti nelle aree golenali a rischio di allagamento già evacuati in via precauzionale, mentre altri 524 sono in attesa di essere trasferiti o in corso di trasferimento. In tutto mille e cento sfollati in fuga dall'acqua del fiume che ingrossa e che torna a fare paura.
Tutti i Comuni rivieraschi delle province di Piacenza, Parma, Reggio e Ferrara, coordinati dalle Prefetture, stanno infatti procedendo ad attuare le ordinanze di evacuazione. Gli sfollati hanno trovato ospitalità da amici e parenti e in parte sono alloggiati in alberghi e strutture messe a disposizione dai Comuni. Sgomberi sono stati già attuati anche nel comune di Mezzani, nel parmense.
"La Regione - afferma il direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile, Maurizio Mainetti - è pronta a mettere a disposizione risorse finanziare per dare adeguato supporto alle amministrazioni comunali per l'assistenza alla popolazione, e se necessario, mezzi e attrezzature". Il colmo è transitato a Ponte Becca intorno a mezzanotte di domenica con 5,23 metri sullo zero idrometrico, poi, secondo i dati forniti da Aipo, Agenzia interregionale per il fiume Po, ha oltrepassato Piacenza con valori stimati attorno ai 7,55 metri sullo zero idrometrico. "Oltre alle golene aperte, tuttora in larga parte allagate, anche le golene chiuse secondarie - spiega Aipo - possono essere interessate dalla piena". Mentre si sviluppa questo nuovo incremento, permane un livello di criticità elevata anche nel tratto tra Casalmaggiore e il mare Adriatico, sia per i livelli attuali che per quelli previsti.
A Brescello 230 sfollati. A Ghiarole, frazione del comune di Brescello, ieri sono partite le operazioni di sgombero di 230 abitanti. I Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Emilia hanno avviato specifici servizi anti-sciacallaggio. Gli sfollati senza parenti o amici in grado di ospitarli sono stati alloggiati nel centro sociale di Lentigione. In volo anche un elicottero AW 109 Nexus in forza al Nucleo Elicotteri di Treviso, dotato di visore notturno, per seguire l’evolversi della situazione. All’opera anche i Carabinieri in pensione che a Luzzara vengono impiegati nelle operazioni di viabilità e presidio ponti.
Oggi pomeriggio la piena a Boretto. Sulla base dei dati forniti da Aipo, oggi pomeriggio è previsto il transito dell'ondata di piena a Boretto, in provincia di Reggio Emilia, con 'livello 3', quindi di criticità elevata, ma con valori comunque inferiori ai livelli raggiunti nelle piene in Emilia del 2000 e del 2002. Sono oltre 400 i volontari di Protezione civile impegnati da venerdì nei Comuni lungo il Po per interventi di monitoraggio e di rialzo arginale. L'Assessorato regionale alla Sanità sta seguendo, in raccordo con le strutture operative locali, la situazione relativa alle necessità delle persone e anche ai problemi legati alla presenza di allevamenti in aree golenali. Al lavoro anche i Servizi tecnici di bacino, che hanno realizzato interventi urgenti in alcune zone del piacentino per opere di difesa spondale.
L'emergenza seguita da Bologna. Il punto sull'emergenza Po è stato fatto ieri a Bologna all'Agenzia regionale di Protezione civile, dove si è riunito il Coordinamento tecnico idraulico del Po, che continuerà a tenere monitorata la situazione fino al deflusso del colmo di piena in Adriatico. Secondo i dati forniti dal centro funzionale di Arpa, da sabato i livelli di precipitazione sull'Appennino emiliano hanno raggiunto i 100-150 mm - con picchi di oltre 250 mm - e le precipitazioni di moderata intensità che oggi hanno interessato i rilievi dovrebbero esaurirsi in serata.
Nel Reggiano scuole chiuse.Saranno in tutto 500 le persone che risiedono nelle aree golenali del reggiano interessate al passaggio della piena del Po, nei comuni di Brescello, Gualtieri, Guastalla, Boretto e Luzzara, dove resteranno chiuse anche le scuole e i mercati. ''Non c'è un pericolo generalizzato di inondazione, è importante sottolinearlo - spiega il responsabile regionale della protezione civile, Maurizio Mainetti - ma c'è una attenzione molto elevata lungo l'argine maestro del fiume''.
(La Repubblica)
Tutti i Comuni rivieraschi delle province di Piacenza, Parma, Reggio e Ferrara, coordinati dalle Prefetture, stanno infatti procedendo ad attuare le ordinanze di evacuazione. Gli sfollati hanno trovato ospitalità da amici e parenti e in parte sono alloggiati in alberghi e strutture messe a disposizione dai Comuni. Sgomberi sono stati già attuati anche nel comune di Mezzani, nel parmense.
"La Regione - afferma il direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile, Maurizio Mainetti - è pronta a mettere a disposizione risorse finanziare per dare adeguato supporto alle amministrazioni comunali per l'assistenza alla popolazione, e se necessario, mezzi e attrezzature". Il colmo è transitato a Ponte Becca intorno a mezzanotte di domenica con 5,23 metri sullo zero idrometrico, poi, secondo i dati forniti da Aipo, Agenzia interregionale per il fiume Po, ha oltrepassato Piacenza con valori stimati attorno ai 7,55 metri sullo zero idrometrico. "Oltre alle golene aperte, tuttora in larga parte allagate, anche le golene chiuse secondarie - spiega Aipo - possono essere interessate dalla piena". Mentre si sviluppa questo nuovo incremento, permane un livello di criticità elevata anche nel tratto tra Casalmaggiore e il mare Adriatico, sia per i livelli attuali che per quelli previsti.
A Brescello 230 sfollati. A Ghiarole, frazione del comune di Brescello, ieri sono partite le operazioni di sgombero di 230 abitanti. I Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Emilia hanno avviato specifici servizi anti-sciacallaggio. Gli sfollati senza parenti o amici in grado di ospitarli sono stati alloggiati nel centro sociale di Lentigione. In volo anche un elicottero AW 109 Nexus in forza al Nucleo Elicotteri di Treviso, dotato di visore notturno, per seguire l’evolversi della situazione. All’opera anche i Carabinieri in pensione che a Luzzara vengono impiegati nelle operazioni di viabilità e presidio ponti.
Oggi pomeriggio la piena a Boretto. Sulla base dei dati forniti da Aipo, oggi pomeriggio è previsto il transito dell'ondata di piena a Boretto, in provincia di Reggio Emilia, con 'livello 3', quindi di criticità elevata, ma con valori comunque inferiori ai livelli raggiunti nelle piene in Emilia del 2000 e del 2002. Sono oltre 400 i volontari di Protezione civile impegnati da venerdì nei Comuni lungo il Po per interventi di monitoraggio e di rialzo arginale. L'Assessorato regionale alla Sanità sta seguendo, in raccordo con le strutture operative locali, la situazione relativa alle necessità delle persone e anche ai problemi legati alla presenza di allevamenti in aree golenali. Al lavoro anche i Servizi tecnici di bacino, che hanno realizzato interventi urgenti in alcune zone del piacentino per opere di difesa spondale.
L'emergenza seguita da Bologna. Il punto sull'emergenza Po è stato fatto ieri a Bologna all'Agenzia regionale di Protezione civile, dove si è riunito il Coordinamento tecnico idraulico del Po, che continuerà a tenere monitorata la situazione fino al deflusso del colmo di piena in Adriatico. Secondo i dati forniti dal centro funzionale di Arpa, da sabato i livelli di precipitazione sull'Appennino emiliano hanno raggiunto i 100-150 mm - con picchi di oltre 250 mm - e le precipitazioni di moderata intensità che oggi hanno interessato i rilievi dovrebbero esaurirsi in serata.
Nel Reggiano scuole chiuse.Saranno in tutto 500 le persone che risiedono nelle aree golenali del reggiano interessate al passaggio della piena del Po, nei comuni di Brescello, Gualtieri, Guastalla, Boretto e Luzzara, dove resteranno chiuse anche le scuole e i mercati. ''Non c'è un pericolo generalizzato di inondazione, è importante sottolinearlo - spiega il responsabile regionale della protezione civile, Maurizio Mainetti - ma c'è una attenzione molto elevata lungo l'argine maestro del fiume''.
(La Repubblica)
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