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Presunta diffamazione, a processo commissario della Legge Buriani

La difesa propone tra i testimoni il giudice della Cedu Gilberto Felici

16 mag 2023

Il Commissario della Legge Alberto Buriani - attualmente sospeso - deve rispondere di diffamazione, per un suo intervento nella seduta del consiglio Giudiziario plenario del 19 dicembre 2017, dai contenuti denigratori -secondo gli inquirenti- nei confronti dell'allora Magistrato Dirigente Valeria Pierfelici. Il processo è destinato a rievocare una fase turbolenta della giustizia sammarinese, che sfociò nella sfiducia a Valeria Pierfelici, ma al momento si sono susseguiti esclusivamente udienze tecniche.

Un processo singolare perché innanzitutto manca la querela e lo stesso Procuratore del Fisco, già nella prima udienza, aveva sottolineato come a suo avviso non vi fossero le condizioni di procedibilità. Poi la prospettiva di una eventuale riqualificazione dei fatti, da diffamazione al misfatto aggravato di offesa all'onore di persone investite di poteri pubblici: punito con la prigionia di II grado. Alla questione di costituzionalità sollevata dalla difesa, per la quale anche secondo la Procura Fiscale c'erano elementi per non dichiararla manifestamente infondata, il Commissario della Legge si sarebbe dovuto esprimere oggi, ma ha scelto di pronunciarsi all'esito del dibattimento.

Si prosegue così il 23 giugno. Tra i testimoni proposti dalla difesa il Giudice della Cedu Gilberto Felici, (in prima battuta indicato anche dall'inquirente) Pier Luigi Zanotti e Mimma Zavoli all'epoca dei fatti membri della Commissione Giustizia.






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