Seconda udienza d'Appello a Bologna per il Processo Re Nero. Tra gli imputati gli ex vertici di Asset Banca Stefano Ercolani e Barbara Tabarrini. La sentenza è attesa a fine settembre.
Il processo “Re Nero” si avvicina alla sentenza di secondo grado. Oggi l'ultima udienza in Corte d'Appello a Bologna, prima di quella finale fissata per il prossimo 30 settembre. Concluse le arringhe difensive dagli avvocati degli otto imputati, tra cui Stefano Ercolani e Barbara Tabarrini, rispettivamente ex presidente ed ex direttore di Asset Banca. In primo grado a Forlì erano stati entrambi condannati ad 8 anni e 10 mesi per riciclaggio transnazionale e raccolta abusiva del credito. Le altre condanne in primo grado erano state di sei anni e due mesi a Valerio Abbondanza e Corrado Albini, sei anni a Vincenzo Dell'Aquila, tre anni e quattro mesi per Cristian Cicchetti, due anni e 4 mesi per Daniele Santarosa e due anni ad Alessandro Cervesato. Eccepito dalle difese il difetto di giurisdizione ed è stata ribadita la richiesta di inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche perché in gran parte sono andate perdute o cancellate.
Tutti gli avvocati difensori hanno chiesto l'assoluzione mentre la Procura Generale si era già espressa per la conferma delle condanne di primo grado. Sul processo incombe il rischio prescrizione, nel caso non venisse riconosciuta l'aggravante della transnazionalità. L'udienza si è tenuta a porte chiuse, per i limiti di contingentamento dovuti alle misure anti-covid, ma si è appreso che in apertura il Presidente della seconda sezione della Corte d'Appello ha ricordato il professor Filippo Sgubbi, recentemente scomparso. Era il difensore di uno degli imputati e tutta l'aula ha partecipato al cordoglio. Nell'udienza del 30 settembre, dopo le possibili controrepliche, la Corte d'Appello si riunirà in camera di consiglio per emettere la sentenza in giornata.