Nuova udienza per il processo all'amministratore della Global Track, imputato per truffa allo Stato. La società era stata revocata nel maggio 2012.
Secondo l'accusa Diego Cipolla, originario di Cosenza e difeso dall'avvocato Simone Menghini, avrebbe percepito 332mila euro di rimborsi monofase dissimulando esportazioni dalla Global Track di Dogana, verso aziende del cosentino, nel 2010 e 2011. L'imputato invece sostiene che quelle esportazioni ci sono effettivamente state e a sostegno della sua tesi ha portato le testimonianze di alcuni autotrasportatori nelle udienze dello scorso 2 febbraio e in quella odierna. Oggi, un dipendente della Med Transport Sud, affiliata Gls di Cosenza, ha dichiarato di non conoscere Cipolla e la Global Track ed anche che è impossibile risalire, dagli archivi della sua ditta, ai documenti che attestano le consegne del settembre 2010, perchè vengono conservati solo un anno. Quando tuttavia l'avvocato Menghini gli ha esibito i documenti di trasporto, relativi ad alcune delle fatture contestate, ha confermato che riportano il bollino “gls” di avvenuta consegna al destinatario. Il Giudice Felici ha aggiornato l'udienza a data da destinarsi per sentire altri testimoni e cioè chi dovrebbe avere effettivamente ricevuto la merce spedita da San Marino. In istruttoria alcuni di loro – interrogati per rogatoria dalla Guardia di Finanza – hanno dichiarato di non aver mai ricevuto nulla.
Secondo l'accusa Diego Cipolla, originario di Cosenza e difeso dall'avvocato Simone Menghini, avrebbe percepito 332mila euro di rimborsi monofase dissimulando esportazioni dalla Global Track di Dogana, verso aziende del cosentino, nel 2010 e 2011. L'imputato invece sostiene che quelle esportazioni ci sono effettivamente state e a sostegno della sua tesi ha portato le testimonianze di alcuni autotrasportatori nelle udienze dello scorso 2 febbraio e in quella odierna. Oggi, un dipendente della Med Transport Sud, affiliata Gls di Cosenza, ha dichiarato di non conoscere Cipolla e la Global Track ed anche che è impossibile risalire, dagli archivi della sua ditta, ai documenti che attestano le consegne del settembre 2010, perchè vengono conservati solo un anno. Quando tuttavia l'avvocato Menghini gli ha esibito i documenti di trasporto, relativi ad alcune delle fatture contestate, ha confermato che riportano il bollino “gls” di avvenuta consegna al destinatario. Il Giudice Felici ha aggiornato l'udienza a data da destinarsi per sentire altri testimoni e cioè chi dovrebbe avere effettivamente ricevuto la merce spedita da San Marino. In istruttoria alcuni di loro – interrogati per rogatoria dalla Guardia di Finanza – hanno dichiarato di non aver mai ricevuto nulla.
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