A pochi giorni dalla sentenza, sullo sfondo delle ultime arringhe delle difese, prendono velocità le aspettative dell'accusa e le speranze degli imputati di questo processo che ha cambiato, entrandovi, la storia di San Marino. In mattinata Luigi Moretti, per il noto architetto il procuratore del fisco ha chiesto 6 anni per accuse che vanno dall'associazione a delinquere al riciclaggio, ha ascoltato in aula le lunghe arringhe dei suoi legali. L'avvocato Alfredo Nicolini ha seguito il filo dei rapporti di chi ha condotto le indagini, elencando i libretti che secondo l'accusa avrebbe maneggiato, evidenziando la mancanza di volontà di occultare o riciclare denaro di cui peraltro "Moretti ignorava la provenienza". A riprova della trasparenza il fatto che, i passaggi sono stati ricostruiti dopo 15 anni, perché effettivamente tracciati. Per quel che riguarda l'associazione a delinquere l'argomento forte dell'arringa di Moreno Maresi la mancanza di prove: un'accusa che secondo del legale riminese ha piedi d'argilla, sulla sabbia e vicino al mare per giunta
“Fragilità di un capo di imputazione che è di per sé spia della debolezza dell'accusa in cui manca distribuzione gerarchica, definizione di un ruolo e tempistica” è l'affondo del legale, che prima di chiedere l'assoluzione specifica che “l'addebito ha bisogno di riscontri, che devono essere provasti e le verifiche, come confermato dall'ispettore Francioni in aula, non sono state fatte. Anche Mirella Frisoni era in aula ed ha continuato ad annuire mentre i suoi legali, Marco Ditroia e Federico Fabbri Ercolani, mettevano in fila i fatti- sotto un profilo concreto e giuridico- che hanno portato l'ex tesoriera PSD a dovere rispondere di riciclaggio in un processo in cui la procura fiscale ha chiesto per lei quattro anni e un mese.
“Era una esecutrice, si fidava di Macina e Felici, dietro i quali vedeva il partito. Se riciclaggio c'è stato, si è consumato prima che i due libretti venissero materialmente consegnati alla Frisoni. Non si può parlare di occultamento per un libretto nominativo, nulla cambia se trasferito in conto correntoe sempre a lei intestato” conclude la difesa, che chiede l'assoluzione. Assente Marziano Guidi: per l'ex direttore Fincompany la procura Fiscale ha chiesto 4 anni e mezzo per riciclaggio mentre la difesa, Francesco Mazza e di nuovo Moreno Maresi, nell'altro piatto della bilancia mette una lunga e tecnica ricostruzione di passaggi e di fatti che “andrebbero valutati – è l'esortazione che si ripete- nel periodo storico in cui sono avvenuti, nella quale per esempio l'operatività per contanti non faceva accendere le spie di oggi”. Anche per lui è stata chiesta l'assoluzione, in questa udienza fiume andata avanti fino alla serata, con l'arringa della difesa di Nicola Tortorella, finalizzata a difendere l'imputato da una delle richieste di accusa più alte del maxi processo: 11 anni
Nel video l'intervista all'avvocato Moreno Maresi
“Fragilità di un capo di imputazione che è di per sé spia della debolezza dell'accusa in cui manca distribuzione gerarchica, definizione di un ruolo e tempistica” è l'affondo del legale, che prima di chiedere l'assoluzione specifica che “l'addebito ha bisogno di riscontri, che devono essere provasti e le verifiche, come confermato dall'ispettore Francioni in aula, non sono state fatte. Anche Mirella Frisoni era in aula ed ha continuato ad annuire mentre i suoi legali, Marco Ditroia e Federico Fabbri Ercolani, mettevano in fila i fatti- sotto un profilo concreto e giuridico- che hanno portato l'ex tesoriera PSD a dovere rispondere di riciclaggio in un processo in cui la procura fiscale ha chiesto per lei quattro anni e un mese.
“Era una esecutrice, si fidava di Macina e Felici, dietro i quali vedeva il partito. Se riciclaggio c'è stato, si è consumato prima che i due libretti venissero materialmente consegnati alla Frisoni. Non si può parlare di occultamento per un libretto nominativo, nulla cambia se trasferito in conto correntoe sempre a lei intestato” conclude la difesa, che chiede l'assoluzione. Assente Marziano Guidi: per l'ex direttore Fincompany la procura Fiscale ha chiesto 4 anni e mezzo per riciclaggio mentre la difesa, Francesco Mazza e di nuovo Moreno Maresi, nell'altro piatto della bilancia mette una lunga e tecnica ricostruzione di passaggi e di fatti che “andrebbero valutati – è l'esortazione che si ripete- nel periodo storico in cui sono avvenuti, nella quale per esempio l'operatività per contanti non faceva accendere le spie di oggi”. Anche per lui è stata chiesta l'assoluzione, in questa udienza fiume andata avanti fino alla serata, con l'arringa della difesa di Nicola Tortorella, finalizzata a difendere l'imputato da una delle richieste di accusa più alte del maxi processo: 11 anni
Nel video l'intervista all'avvocato Moreno Maresi
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