Incastrato dalle impronte digitali lasciate su un coltello da cucina usato per minacciare la famiglia che aveva rapinato, tenendola in ostaggio in casa, il 31 maggio scorso. Un 33enne napoletano è stato arrestato dalla Squadra mobile della questura di Rimini. I poliziotti sono arrivati a lui attraverso le tracce lasciate sull'arma poiché era già noto alle forze dell'ordine. Si nascondeva nel garage di un'abitazione di Rimini Sud. Mentre si trovava in salotto al primo piano del proprio casolare, dove si era addormentato davanti alla tv, il capofamiglia era stato bruscamente svegliato dall'irruzione di quattro malviventi, due dei quali travisati e due a volto scoperto. Mentre uno lo teneva fermo minacciandolo con un grosso cacciavite in mano, gli altri tre sono entrati nelle altre stanze dove dormivano i figli. Uno dei ragazzi aveva cercato di reagire a uno dei malviventi ma quest'ultimo lo aveva colpito in testa con un piede di porco procurandogli una profonda ferita. Con due grossi coltelli presi in cucina (sui quali sono state poi trovate le impronte), i balordi avevano iniziato a rovistare in casa rubando contanti per 400 euro e una copia delle chiavi di casa.
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