Si riscattavano, almeno economicamente, dimostrando fedeltà. Un gruppo di dieci ragazze rumene, prostitute, viveva sotto scacco di una organizzazione di protettori a Riccione. La percentuale che si trattenevano i malviventi scalva negli anni per chi si fosse dimostrata obbediente. Erano in 4: tre uomini e una donna. La ragazza ventiseienne è la sorella di Dragomir, rumeno pregiudicato e boss del gruppo. Uno è ancora latitante. I carabinieri di Riccione sono riusciti ad arrestarli alle prime luci dell'alba dopo una serie di indagini condotte anche con l'arma di Ravenna e Rimini. Tutto è partito dopo la denuncia di una prostituta che nella zona del Marano, a luglio, era stata aggredita da 4 persone. Era loro che volevano punirla perchè si era rifiutata di pagare loro il pizzo per stare in quella zona. "Se ti prendo che lavori ancora senza pagare - queste le parole del capoccia nel racconto dei carabinieri - vedrai cosa ti succede". Hanno cercato anche di creare confusione investigativa. Dopo averla aggredita, infatti, per anticipare la sua denuncia, la donna del gruppo era andata dai Carabinieri a dire di essere stata malmenata dalla stessa prostituta mostrando vestiti rotti.
Nel video l'intervista al Capitano Antonio DeLise.
Valentina Antonioli
Nel video l'intervista al Capitano Antonio DeLise.
Valentina Antonioli
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