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Riciclaggio con una 'prepagata' utilizzata alla Giochi del Titano: condannati due rumeni

A dicembre la prossima udienza del processo alla modella venezuelana accusata, con l'ex marito, di aver portato a San Marino quasi due milioni di euro, proventi di sfruttamento della prostituzione

di Luca Salvatori
9 giu 2020

Per riciclare 4.770 euro, frutto di una truffa informatica, i rumeni Cristian Felix Bogdan e Simona Catalina Sociu, una sera, nel febbraio 2017, sono andati alla Giochi del Titano con una carta di credito prepagata - intestata ad una terza persona - su cui era stato caricato l'importo e hanno prelevato in tre tranche 4.700 euro. All'uscita, in una banca vicina, hanno utilizzato la prepagata per prelevare altri 70 euro da un bancomat. Bogdan, con precedenti specifici, era entrato alla “Giochi del Titano” esibendo un documento falso ma è stato riconosciuto dalle immagini delle telecamere di sorveglianza. Oggi non erano in aula e l'avvocato d'ufficio ha chiesto l'assoluzione, la riqualificazione del reato o il minimo edittale ma il Commissario della Legge Battaglino ha dato ragione al Procuratore del Fisco Giorgia Ugolini e li ha condannati entrambi per riciclaggio: 2 anni e 4 mesi di prigionia per la ragazza, 3 anni per Bogdan che doveva rispondere anche per il documento falso. Disposta la confisca dei 4.770 euro. Fissate nuove udienze dibattimentali per gli altri quattro processi compreso quello in cui è imputata la modella ed attrice venezuelana Delia Duran. Secondo l'accusa, in concorso con l'ex marito Marco Nerozzi, avrebbe riciclato a San Marino quasi 2 milioni di euro, proventi del reato di sfruttamento della prostituzione. Se ne riparlerà a dicembre.


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