Non vedente, senza fissa dimora, aveva trovato rifugio insieme al compagno in un alloggio di fortuna ricavato sotto un ponte di un cavalcavia lungo il fiume Marecchia a Rimini ed ha rischiato di morire ustionata. La donna, romena di 32 anni, poco dopo le 21 si trovava da sola nel rifugio, una baracca, con cucina, zona notte e tinello, ricoperta da un telone di plastica sotto le grandi tubature del cavalcavia e delle fogne. In attesa del compagno, romeno di 31 anni andato a comprare le sigarette, aveva tentato di preparare la cena da sola, finendo però per rovesciare un pentolino e urtando un contenitore col liquido infiammabile usato per accendere il fornellino a gas. La capanna si è incendiata velocemente e la donna è stata salvata grazie all'aiuto del compagno di ritorno dalla tabaccheria. Entrambi hanno riportato ustioni sul corpo che, anche se non gravi, hanno richiesto il ricovero per la notte al Bufalini di Cesena. Oltre ai vigili del fuoco, che hanno spento velocemente l'incendio, una volante della polizia che ha raccolto la testimonianza della donna e della sorella di questa, l'unica che parla italiano. Nella capanna andata a fuoco per un incidente domestico vivevano in 4, le due coppie di romeni, che risultano senza fissa dimora ma incensurati.
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