La scorsa notte ignoti sono penetrati nella scuola ‘Enrico Toti’ di via Covignano, rubando materiale didattico. La conta del materiale sottratto e la stima dei danni sono ancora in corso ma da una prima verifica si può quantificare il furto di una quindicina tra pc portatili e tablet.
A scoprire per prime i danni sono state le collaboratrici scolastiche che si sono attivate avvisando il Dirigente scolastico Lorella Camporesi che ha contattato le Forze dell'Ordine. Il Comune di Rimini ha attivato le squadre di pronto intervento di Anthea facendo tornate agibili le porte di ingresso forzate, sul fronte e il retro della scuola, consentendo il regolare svolgimento dell'attività scolastica.
“E’ il secondo episodio in poche settimane di furto nelle scuole di Rimini – è il commento assessore ai servizi educati del Comune di Rimini, Mattia Morolli –; il terzo nello stesso periodo, considerando quello avvenuto in un Comune vicino. Non è improbabile ipotizzare a questo punto l’opera di una banda specializzata che riesce, come a Miramare, a disattivare l’antifurto dell’edificio e ha una conoscenza logistica dettagliata anche dell’interno degli edifici. Il responsabile amministrativo lo definisce un 'atto vigliacco, che offende gli alunni, le loro famiglie, l’intera comunità riminese'.
A scoprire per prime i danni sono state le collaboratrici scolastiche che si sono attivate avvisando il Dirigente scolastico Lorella Camporesi che ha contattato le Forze dell'Ordine. Il Comune di Rimini ha attivato le squadre di pronto intervento di Anthea facendo tornate agibili le porte di ingresso forzate, sul fronte e il retro della scuola, consentendo il regolare svolgimento dell'attività scolastica.
“E’ il secondo episodio in poche settimane di furto nelle scuole di Rimini – è il commento assessore ai servizi educati del Comune di Rimini, Mattia Morolli –; il terzo nello stesso periodo, considerando quello avvenuto in un Comune vicino. Non è improbabile ipotizzare a questo punto l’opera di una banda specializzata che riesce, come a Miramare, a disattivare l’antifurto dell’edificio e ha una conoscenza logistica dettagliata anche dell’interno degli edifici. Il responsabile amministrativo lo definisce un 'atto vigliacco, che offende gli alunni, le loro famiglie, l’intera comunità riminese'.
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