Gli accertamenti successivi al ritrovamento della droga nel covo di Marco Zinnanti, il 22enne accusato dell'omicidio del tassista Leonardo Bernabini, hanno condotto gli investigatori verso Davide Roberto, imprenditore 37enne di Milano ma riminese d’adozione, presidente anche di un noto centro sportivo della zona. E’ lui il deus ex machina del traffico di droga, il più forte canale di approvvigionamento di stupefacenti nel Riminese. Qualche precedente penale, ma mai inchiodato per qualcosa di grosso. In realtà si rivela personaggio tenuto d’occhio da diverse procure italiane anche per fatti di ‘ndrangheta risalenti al 1999. Dopo l’arresto di Zinnanti lo scorso settembre, Roberto sente di rischiare e per un po’ conduce una vita irreprensibile, soprattutto nelle ultime due settimane. Ma solo in apparenza: una settimana fa entra in contatto con un campano residente in Olanda, tale Bruno, per una grossa partita di droga. Quasi 150 kg di hashish di ottima fattura (1400 panetti suddivisi in pacchetti da 5) da piazzare sul mercato riminese e che avrebbero fruttato 1 milione e mezzo di euro. Nonostante i depistaggi e la scaltrezza dimostrata dall’uomo, che ha agito da vero professionista (un solo passo falso: aver dimenticato dentro una delle tante auto prese a noleggio, la scatola vuota di un cellulare da cui gli inquirenti - attraverso un codice - hanno ricavato alcune utenze telefoniche fondamentali per le indagini) la squadra mobile con grande abilità ieri a mezzogiorno gli ha messo le manette ai polsi. Al casello di Rimini nord, dopo due mesi di pedinamenti e intercettazioni, Roberto è stato colto sul fatto: prima si è incontrato con due fratelli franco-algerini - Brahim e Noureddine Boufercha - che viaggiavano a bordo di un’auto con targa francese. Insieme hanno raggiunto un’altra auto, sempre con targa francese, uscita di lì a poco dal casello e guidata da quello che poi si è rivelato essere il corriere della droga, Eduardo Roldan, 58enne spagnolo ma residente in Francia. Immediato l’intervento della Polizia che, una volta scoperto il carico, ha proceduto agli arresti. L’accusa è di traffico internazionale di stupefacenti. Le indagini comunque proseguono e ora si muovono verso i soggetti che ruotano intorno a Roberto. Non si escludono sviluppi negli ambienti della criminalità organizzata.
Nicola Vitale – Capo Squadra Mobile Questura Rimini.
Silvia Pelliccioni
Nicola Vitale – Capo Squadra Mobile Questura Rimini.
Silvia Pelliccioni
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