La stampa italiana torna a citare il nome di San Marino nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Roma denominata “Bigliettopoli 2”, da cui sono emersi i conti segreti dell'Atac, l'Azienda per la mobilità romana, conti che in base alle indagini sarebbero attribuibili all'ex amministratore delegato Gioacchino Gabbuti e all'ex direttore generale Antonio Cassano. Sulla scorta di quanto riportato oggi
dal sito del quotidiano Il Messaggero, i soldi - circa due milioni di euro - figuravano nel bilancio dell'azienda come consulenze per la 'valutazione del personale' emesse nel periodo tra il 2007 e il 2008, ma prima di finire nelle tasche dei due manager sembra finissero in quelle di prestanome, transitando su conti del Titano, ritenuti dagli inquirenti riconducibili alla SMI, la San Marino Investimenti. Una vicenda di cui si occuparono tempo fa anche la trasmissione RAI, 'Presa diretta' e il quotidiano 'L'informazione di San Marino'. Tutto ha origine, infatti, "dalle carte degli scatoloni sequestrati alla SMI e trasmesse a Roma per rogatoria".
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dal sito del quotidiano Il Messaggero, i soldi - circa due milioni di euro - figuravano nel bilancio dell'azienda come consulenze per la 'valutazione del personale' emesse nel periodo tra il 2007 e il 2008, ma prima di finire nelle tasche dei due manager sembra finissero in quelle di prestanome, transitando su conti del Titano, ritenuti dagli inquirenti riconducibili alla SMI, la San Marino Investimenti. Una vicenda di cui si occuparono tempo fa anche la trasmissione RAI, 'Presa diretta' e il quotidiano 'L'informazione di San Marino'. Tutto ha origine, infatti, "dalle carte degli scatoloni sequestrati alla SMI e trasmesse a Roma per rogatoria".
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