L'indagine della Procura di Rimini, affidata alla Guardia di Finanza, è molto delicata perché deve accertare se sussistano profili di responsabilità sulla metodologia di vendita di Visalus Science (società di marketing multilivello con sede a Los Angeles) e su Pruvit (che l'ha successivamente assorbita), finite nel giugno dello scorso anno al centro di un servizio di Striscia la Notizia: il tg satirico aveva evidenziato non solo la tipologia di vendita ma anche la natura dei prodotti, integratori venduti come miracolosi o - nel caso in particolare di Pruvit, di chetoni esogeni. Ma è sul primo filone che sono in corso accertamenti. Agli indagati, tra i quali tre promoter sammarinesi, è stata notificato in questi giorni un avviso di proroga delle indagini: le Fiamme Gialle riminesi, coordinate dal Pm Luca Bertuzzi, devono infatti cercare eventuali responsabilità su una linea dubbia tra la vendita diretta legale e lo schema piramidale.
E' molto sottile infatti la differenza tra il network marketing, che è consentito ed il cui sistema di guadagno si basa sulla provvigione dei prodotti venduti ed il sistema piramidale, che invece non è consentito dalla legge italiana in quanto l'incentivo principale è costituito dalla provvigione sul reclutamento. A rendere l'indagine ancora più intricata il consistente giro d'affari tra Italia e San Marino, su cui la Procura italiana sta facendo luce anche grazie alla collaborazione delle autorità sammarinesi, che stanno facendo accertamenti paralleli sul Titano. A Milano, dove ha sede la filiale italiana di Visalus, gli inquirenti stanno indagano anche per evasione fiscale.
Schema piramidale di vendita? Tre promoter sammarinesi indagati dalla Procura di Rimini
29 mar 2021
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