I Ros l'hanno chiamata “Mondo di Mezzo” ma l'operazione che ha portato in carcere 37 persone e messo in luce una cupola che che mirava a mettere le mani sulla politica e il modo degli affari romani, è stata subito ribattezzata “Mafia Capitale”. Oltre cento gli indagati, tra cui l'ex sindaco Gianni Alemanno, i vecchi vertici di Ama e Eur Spa, una bufera che travolge anche la giunta Marino. A Capo di questa organizzazione, secondo gli inquirenti, Massimo Carminati ex terrorista di estrema destra dei Nar ed ex membro della Banda della Magliana. In una delle tante intercettazioni telefoniche, quella fra il presidente della Cooperativa “29 giugno, Salvatore Buzzi, e la sua compagna Alessandra Garrone, si cita per la prima volta San Marino. Non sono chiare le ragioni della citazione, anche perchè la registrazione risulta in molti passaggi incomprensibile. Si fa riferimento ad un certo Carlo, che per gli inquirenti potrebbe essere Carlo Maria Guarany, vice responsabile della "29 giugno". Il nome della Repubblica torna nelle dichiarazioni di un collaboratore che citando una conversazione proprio con Massimo Carminati, rivela che colui che gli inquirenti considerano a capo della cupola, suggeriva di trasferire denaro all'estero attraverso uno “spallone”, che avrebbe trasportato i soldi in Svizzera o a San Marino, dietro corresponsione di una provvigione del 4-5% della cifra trasportata, non inferiore ai 100 mila euro in contanti per ogni viaggio. Dalla Svizzera o da San Marino – spiega il collaboratore agli inquirenti – quei soldi sarebbero poi stati trasferiti in Liechtenstein o alle Cayman.
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