Indagine sul traffico di anabolizzanti tra Italia e San Marino. Il gip del tribunale di Rimini ha accolto la richiesta della difesa di Marco Giannoni, il sammarinese di 44 anni in carcere da 12 giorni, ed ha concesso i domiciliari al commerciante. Nell'ambito dell'indagine dei carabinieri del Nas, coordinata dalla Procura di Rimini, Giannoni era finito in carcere insieme a Manuel Grandoni ed alla moglie di quest'ultimo, Beatrice Astolfi, mentre per altri otto indagati – tutti italiani - era scattato l'obbligo di firma.
I reati ipotizzati nell'indagine sono associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti, anche ad effetto stupefacente, importazione dall'estero di sostanze dannose per la salute pubblica e autoriciclaggio. Soddisfazione da parte della difesa di Giannoni, affidata da pochissimi giorni all'avvocato del foro di Rimini Giuliano Renzi. Come Grandoni, al quale gli arresti domiciliari sono stati concessi qualche giorno fa, anche Giannoni li sta scontando in Italia. A Beatrice Astolfi, ricordiamo, è stata concessa la difesa a piede libero con obbligo di firma.