“La moda passa lo stile resta”. Questo uno dei più celebri aforismi di Gabrielle Bonheur Chanel, meglio conosciuta come Coco. Vissuta nel periodo della Belle Epoche, ha veramente anticipato i tempi di una vera e propria emancipazione femminile.
Le sue origini sono umili e ancora bambina viene affidata alle suore della congregazione del Sacro Cuore. Da ciò deriva l’eleganza ed il rigore degli abiti bianchi e neri di Coco nello stile semplice e monacale. Al compimento del 18° anno di età Coco inizia a lavorare come commessa presso la bottega di maglieria e biancheria,la Maison Grampayre, e qui mette in pratica le lezioni di cucito apprese dalle suore.
La svolta nella vita di Coco si ha con l’incontro con il suo primo uomo, Etienne de Balsan, figlio di imprenditori tessili ed ufficiale di cavalleria. Coco si trasferì nel suo castello a Royallieu dove imparò ad amare e apprezzare la vita da cavallerizza. E proprio la vita equestre è l’ispirazione per i pantaloni da cavallerizza e le cravattine in maglia.
Nonostante Balsan non comprendesse la voglia di lavorare ed il genio creativo di Coco le permise, presso il suo appartamento parigino, di creare cappellini. Così nel 1909 comincia la carriera. In un’epoca in cui le donne indossano ancora cappelli sontuosi ed ingombranti fatti di piume di struzzo o con la struttura di sostegno chiamata Pompadour, i suoi cappellini semplici di paglia con ornamenti di fiori in raso o piume fanno scalpore.
Ma l’amore della sua vita ed il suo vero finanziatore, Boy Capel, industriale di Newcaste, il quale a differenza di Balsan, capì subito il talento che si celava nella sua donna e l’incoraggiò. I due andarono a vivere insieme a Parigi e Capel le anticipò i soldi per permetterle di aprire la sua prima boutique. I due però, a causa delle differenze sociali, non poterono sposarsi e Coco si dedicò completamente al lavoro.
A differenza della "Bella Epoche", ricca di bustini e corpetti, il suo stile è unico e prende spunto dalla vita comune delle persone che la circondano. Nell’estate del 1914 scoppia la guerra ma il negozio di Chanel resiste essendo l’unico in grado di fornire capi d’abbigliamento adatti ad ogni esigenza. La svolta epocale Coco la ottiene nel 1917 quando decide di acquistare una partita di jersey dall’industriale tessile, Jean Rodier con il quale realizza i suoi capi, mentre sin a quel momento questo tessuto era impiegato soltanto per creare biancheria.
Da questo momento in poi entra nel mondo con prepotenza lo “Style Chanel”. Lo stile femminile della donna del 1900 che si affaccia nel mondo del lavoro con eleganza ma con semplicità. Introduce per la prima volta l’utilizzo dei pantaloni nel guardaroba femminile. Crea un qualcosa che afferma con gusto e sobrietà la propria eleganza femminile, attraverso la rivisitazione in assoluto degli abiti maschili. Un vero contributo all’emancipazione della donna anche attraverso “lo style e il vestito”.
Le sue origini sono umili e ancora bambina viene affidata alle suore della congregazione del Sacro Cuore. Da ciò deriva l’eleganza ed il rigore degli abiti bianchi e neri di Coco nello stile semplice e monacale. Al compimento del 18° anno di età Coco inizia a lavorare come commessa presso la bottega di maglieria e biancheria,la Maison Grampayre, e qui mette in pratica le lezioni di cucito apprese dalle suore.
La svolta nella vita di Coco si ha con l’incontro con il suo primo uomo, Etienne de Balsan, figlio di imprenditori tessili ed ufficiale di cavalleria. Coco si trasferì nel suo castello a Royallieu dove imparò ad amare e apprezzare la vita da cavallerizza. E proprio la vita equestre è l’ispirazione per i pantaloni da cavallerizza e le cravattine in maglia.
Nonostante Balsan non comprendesse la voglia di lavorare ed il genio creativo di Coco le permise, presso il suo appartamento parigino, di creare cappellini. Così nel 1909 comincia la carriera. In un’epoca in cui le donne indossano ancora cappelli sontuosi ed ingombranti fatti di piume di struzzo o con la struttura di sostegno chiamata Pompadour, i suoi cappellini semplici di paglia con ornamenti di fiori in raso o piume fanno scalpore.
Ma l’amore della sua vita ed il suo vero finanziatore, Boy Capel, industriale di Newcaste, il quale a differenza di Balsan, capì subito il talento che si celava nella sua donna e l’incoraggiò. I due andarono a vivere insieme a Parigi e Capel le anticipò i soldi per permetterle di aprire la sua prima boutique. I due però, a causa delle differenze sociali, non poterono sposarsi e Coco si dedicò completamente al lavoro.
A differenza della "Bella Epoche", ricca di bustini e corpetti, il suo stile è unico e prende spunto dalla vita comune delle persone che la circondano. Nell’estate del 1914 scoppia la guerra ma il negozio di Chanel resiste essendo l’unico in grado di fornire capi d’abbigliamento adatti ad ogni esigenza. La svolta epocale Coco la ottiene nel 1917 quando decide di acquistare una partita di jersey dall’industriale tessile, Jean Rodier con il quale realizza i suoi capi, mentre sin a quel momento questo tessuto era impiegato soltanto per creare biancheria.
Da questo momento in poi entra nel mondo con prepotenza lo “Style Chanel”. Lo stile femminile della donna del 1900 che si affaccia nel mondo del lavoro con eleganza ma con semplicità. Introduce per la prima volta l’utilizzo dei pantaloni nel guardaroba femminile. Crea un qualcosa che afferma con gusto e sobrietà la propria eleganza femminile, attraverso la rivisitazione in assoluto degli abiti maschili. Un vero contributo all’emancipazione della donna anche attraverso “lo style e il vestito”.
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