Sette anni un tempo biblico per ricostruire e anche per dimenticare... scatti di ZIRILLI e punti vista fotografici come tanti piccoli occhi sparsi sullo spazio dello sciame sismico proseguito per giorni e che ancora persiste nella memoria di tutti come documenta l'autore -fotografo sammarinese con arte e mestiere.
La città delle 100 chiese sventrata e dilaniata da una forza che inghiotte stanze, strade e vite: 309 morti e 1600 feriti per 65 mila sfollati accampati in ogni dove, al buio tra fango e acqua, al freddo di primavera con la neve sui monti e il sangue per terra.
Gli aquilani sono gente orgogliosa e schiva non piangono e amano la loro bella città ferita, sono tornati ad abitarla in 2 su 3, stanno ancora lì, in fiaccolata, con le loro 3000 firme a processo dicono NOI NON DIMENTICHIAMO perché la responsabilità e l'amore non vanno in prescrizione.
fz
La città delle 100 chiese sventrata e dilaniata da una forza che inghiotte stanze, strade e vite: 309 morti e 1600 feriti per 65 mila sfollati accampati in ogni dove, al buio tra fango e acqua, al freddo di primavera con la neve sui monti e il sangue per terra.
Gli aquilani sono gente orgogliosa e schiva non piangono e amano la loro bella città ferita, sono tornati ad abitarla in 2 su 3, stanno ancora lì, in fiaccolata, con le loro 3000 firme a processo dicono NOI NON DIMENTICHIAMO perché la responsabilità e l'amore non vanno in prescrizione.
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