Abeer Odeh è ufficialmente il primo ambasciatore palestinese a San Marino. La presentazione delle lettere credenziali ai Capitani Reggenti, Francesca Civerchia e Dalibor Riccardi, rappresenta il primo passo verso il graduale riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del Titano: iniziativa che le istituzioni e la comunità sammarinese hanno abbracciato con un consenso popolare. Seguirà la designazione di un ambasciatore di San Marino accreditato nel Paese. Per questo l'ambasciatore Odeh ha espresso gratitudine al governo sammarinese che mira – dice – alla costruzione di un mondo più pacifico, giusto ed equo possibile.
"Come sapete sono il primo ambasciatore dello Stato di Palestina a San Marino - commenta Abeer Odeh -, per me è un onore. Prima non avevamo un nostro rappresentante qui. Lo consideriamo un passo veramente importante. E' un messaggio di speranza per la nostra gente/il nostro popolo: ci sono ancora Paesi che supportano la Palestina, riconoscendo la sofferenza dei suoi abitanti e accogliendo i suoi rappresentanti diplomatici. Questo è veramente un momento critico per Gaza, ma il supporto di Stati come la Repubblica di San Marino, ci dà fiducia e ci fa credere che una soluzione è possibile".
Successivamente il suo intervento durante la seduta pubblica della Commissione esteri, nel quale illustra la situazione nella Striscia di Gaza: le principali tappe storiche, nonché le continue violazioni dei diritti umani a cui sono sottoposti i cittadini palestinesi. Dopo l'introduzione del presidente della Commissione, Michele Muratori, il segretario agli Esteri Luca Beccari ricorda come San Marino sia una realtà fortunata, che ha mantenuto libertà e autonomia in tempi di pace come di guerra. “Al contrario la Palestina – continua – ha un percorso condizionato da eventi esterni, aggravato dall’inutile dispendio di vite umane. Il nostro Stato non potrà mai accettare l'uso o la minaccia della forza contro un popolo che intende autodeterminarsi in un territorio”.
"L'ambasciatore ha ribadito questo concetto: il fatto che questo passaggio è visto dal popolo palestinese, dal governo palestinese, veramente come un qualcosa di importante e non assolutamente scontato - spiega Beccari -. Perché? Perché l'approccio dei due Stati, che è quello che deriva dal 1948 in avanti, dagli accordi di Oslo, poi concretamente non ha portato mai a una vera pacificazione di quell'area. Noi crediamo che attraverso un riconoscimento progressivo si possa contribuire a riaffermare l'identità di un popolo e quindi anche dare forza a quel popolo per difendere i loro diritti di esistenza all'interno di uno Stato".
Una giornata storica - scrive Libera - La Repubblica di San Marino intende lanciare un messaggio chiaro affinché non solo la violenza finisca subito ma che venga definito un piano che rispetti il diritto del popolo palestinese ad avere una propria terra, unico baluardo affinché ogni conflitto termini per sempre e si possa costruire un vero percorso di pace. Libera si è fatta promotrice affinché San Marino potesse intraprendere celermente questo percorso, ed è felice che oggi possa avvenire".
Nel video l'intervista a Abeer Odeh (ambasciatore di Palestina a San Marino) e Luca Beccari (Segretario agli Esteri)