Una tela, rubata agli inizi degli anni '80 in duomo a Urbino, è stata ritrovata da un gallerista pesarese sul catalogo in una notissima casa d'aste di Genova. Si tratta della “testa di fanciullo”, importante dipinto del Barocci (1558). Il gallerista ha così avvertito l'assessore alle Arti a Rimini Massimo Pulini che ha confermato i sospetti del gallerista: quel frammento era la testa del bambino perduta del Barocci. Pulini ha subito avvisato il Nucleo tutela patrimonio artistico dei Carabinieri che ha recuperato la frazione della tela. Sul catalogo la dicitura riportava “Testa di bimbo di cm 40x42” attribuito a un anonimo pittore veneto del XVII secolo con una stima massima di 800 euro.
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