Una piazza, piccola, davanti al cinema Lumière uno spazio, bello, in zona Azzo Gardino finalmente ricorderanno (come un segnalibro tra le pagine cittadine) Pier Paolo Pasolini a Bologna nato lì. “Paso” il bolognese: fu allievo di Longhi e Arcangeli (innamorati del Masaccio), leggeva per strada e comprava libri dei 15 anni (i migliori per capirsi), già scriveva un sonetto “il rosignuolo” con la madre capivano insieme Ezra Pound mentre a Casarsa era “friulan” scriveva in dialetto nella lingua contadina dei suoi poeti della 'terra' come Ruzante in esilio tra gelsi e vigne nel ricordo del fratello morto partigiano allo stesso modo anch'egli fuggiasco a Roma dal 1950 'caduto' nei campi sottoproletari di borgata, lui, cineasta, scrittore, pittore e uomo: lì lascia la persona che fu, ancora oggi, a detta dei Citti o di Ninetto Davoli e gli altri.
Tutto questo dal 10 dicembre sarà, da subito per almeno due anni, restauro e nuove copie del cinema pasoliniano a cure del Luce e della Cineteca Bolognese. Oltreoceano al MoMa fino al 5 gennaio sarà retrospettiva “rinascimentale” dell'artista italiano non senza ideologia che il maestro non negava ammansendola con la fede (e la chiamava religione!). Casa e Istituto di Cultura ne faranno un'icona della Grande Mela mentre la Galleria Location One ne mostrerà in anteprima ben 40 disegni e dipinti 'nascosti': pitturati nell'intimo di casa non si sa dove...
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Tutto questo dal 10 dicembre sarà, da subito per almeno due anni, restauro e nuove copie del cinema pasoliniano a cure del Luce e della Cineteca Bolognese. Oltreoceano al MoMa fino al 5 gennaio sarà retrospettiva “rinascimentale” dell'artista italiano non senza ideologia che il maestro non negava ammansendola con la fede (e la chiamava religione!). Casa e Istituto di Cultura ne faranno un'icona della Grande Mela mentre la Galleria Location One ne mostrerà in anteprima ben 40 disegni e dipinti 'nascosti': pitturati nell'intimo di casa non si sa dove...
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