È stato un concerto davvero “maestoso” quello che ieri sera ha visto protagonista la Corale San Marino, accompagnata dall’Orchestra “I Cameristi” del Centro Studi Musicali, e diretta dal Maestro Fausto Giacomini. Lo “Stabat Mater” lascia senza parole. L'esplorazione della sofferenza umana, in questa continua preghiera, scritta in latino, greco, arabo, ebraico, aramaico, inglese, accomuna per una volta tutti. E nonostante sia un'opera assolutamente mariana, per la Corale “ diverse civiltà, religioni, culture, in conflitto da sempre sono unite in questa composizione musicale, per una volta, in un dialogo comune interreligioso e interculturale, accomunate ognuna dalle stesse sofferenze e dalla stessa continua ricerca di consolazione ognuna nel proprio Dio”. La Repubblica di San Marino è da anni impegnata in questo ambito, a partire dal 2007 quando, durante la Presidenza sammarinese del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, si tenne proprio sul Titano la Conferenza su “La dimensione religiosa del dialogo interculturale in Europa”. A dieci anni di distanza la Corale San Marino ha voluto portare il proprio contributo, nella convinzione che la musica riesca spesso a toccare corde e coinvolgere sensibilità che le parole non sempre riescono a raggiungere. La scelta della Basilica, sottolinea la Corale, è perchè è da sempre il luogo dei Sammarinesi, non solo di fede ma anche istituzionale e di identità. La sede perfetta, dunque, per interpretare e comunicare il messaggio di questo maestoso Concerto.
Sonia Tura
Sonia Tura
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