Gnà Lina, 'Vedova' (non sposa, non femmina: mamma-strega senza maschio) ma seducente con figlia da maritare, donna matura di molti appetiti sessuali cerca e 'punta' uomini come prede, li circuisce, e poi li vince... farà cosi anche con il giovane contadino Nanni promesso sposo della sua Mara. Figlia unica (anomalo per una “fimmina” sicula) cresciuta a forza con caparbietà tutto da sola senza marito contro tutti: libera di vagare in cerca di selvaggina fresca da spolpare, lentamente.
La novella verghiana, tradotta al tempo in versi e oggi in copione contemporaneo ispirato a al libretto lirico, diventa un'opera affascinante impregnata fin nell'intimo della maturità e fisicità napoletana di LINA SASTRI calata in Sicilia; finalmente giunta sul Monte a coronare una stagione teatrale arricchita dalle donne.
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La novella verghiana, tradotta al tempo in versi e oggi in copione contemporaneo ispirato a al libretto lirico, diventa un'opera affascinante impregnata fin nell'intimo della maturità e fisicità napoletana di LINA SASTRI calata in Sicilia; finalmente giunta sul Monte a coronare una stagione teatrale arricchita dalle donne.
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