L'archivio bolognese è un immenso patrimonio famigliare (in gran parte alla voce donna) di oltre 30.000 spezzoni in vari formati inediti dagli anni 20 agli 80 del 900. La piattaforma raccoglie in cinema privato amatoriale a passo ridotto classificato e curato da vari registi. Lo sport femminile racconta storie di donne emancipate nei fatti già in pieno fascismo mostrano come abbiano cambiato la vita reale giorno per giorno. Il coraggio della libertà del corpo in spiagge, stadi, piste d'atletica, pattinaggio e campi da tennis. Voglia di farcela, leggerezza nel gioco, pur sperimentando il cammino di una nuova soggettività anche politica. Quel bacino di memoria oggi fa giustizia della rivoluzione rosa (dei piccoli gesti e dei cambiamenti storici) partita in sordina ora più che mai 'gialloblu' come i campi di grano e il cielo turchino stemperato nell'azzurro del Mar Nero. Se a Mosca o a Kiev il potere di decidere fosse donna la guerra dei figli non ci sarebbe più...
fz