Il Fondo Ambiente Italia sezione di San Marino ha organizzato una visita guidata al Complesso Monumentale dei Mulini insieme ad Italia Nostra e agli ambientalisti del Titano. In origine (e si parla del medioevo fino al seicento) erano 8 i manufatti in pietra di fiume lungo lo scosceso del fiumicello di Canova, Caneva o Canepa. Jhon Ray, lo scienziato–avventuroso, lord inglese, nel 1665 risalendo il corso d’acqua ne scriveva come di un confine con macine per la polvere: pirica. Fino al novecento lì passavno soltanto farina, crusche e granaglie dello Stato. Pane quindi e tanta acqua buona, visto che nel 1935 c’era la centrale dell’acquedotto pubblico, proprio su quel fondo di settentrione. Percorso monumentale e religioso grazie alla cappella votiva del Soccorso dove si venera la Madonna di Centino, in un piccolo oratorio agreste con una edicola di campagna; dei Centini, dal nome della famiglia di una delle ville della contrada: e siamo nel settecento; poi si susseguono per ovvie necessità - diciamo alimentari - gli opifici idraulici dall’Oviera (piccolo in alto), al Bottaccione, che occupava tutto l’alveo del fosso a caduta. Il mulino a monte detto della Grepp.
Francesco Zingrillo
Francesco Zingrillo
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