Il David di Michelangelo potrebbe collassare: una serie di crepe e fratture nelle caviglie dell'opera ne mettono in discussione la stabilità. L'allarme lanciato dal magazine del New York Times, si basa su una piccola imperfezione nel disegno della statua: il corpo, infatti, risulta leggermente fuori equilibrio. "Si tratta di una preoccupazione non nuova: il quadro fessurativo del David è noto dal 1852 – afferma Davide Forcellini, ingegnere strutturista e docente presso l'Università di San Marino – da allora e fino al 1872 sono state istituite tre Commissioni per la valutazione della problematica. Se il David oggi si trova nella Galleria dell’Accademia è proprio per dargli una sistemazione sicura, che consenta di proteggerlo da ulteriore deterioramento. La posizione verticale attuale consente infatti di mantenere il David in una configurazione statica corretta. Nell'ultimo periodo - prosegue Forcellini - l'opera è stata oggetto di attenzione in quanto tale configurazione “ideale” potrebbe venire destabilizzata da un evento naturale come il terremoto". Sono stati intrapresi diversi studi a partire dal 2011, fino ad arrivare alla campagna che l'esperto sammarinese ha avuto modo di eseguire nel luglio 2015, insieme ai colleghi dell’Università di Firenze. "Grazie all’utilizzo della tecnica interferometrica (metodo di misura che sfrutta l'interferenza fra onde) -aggiunge- è stato possibile capire le caratteristiche dinamiche del David, al fine di valutare i possibili interventi di salvaguardia sismica. Insomma il David non dorme tranquillo, come nessuno nella penisola italiana dovrebbe fare -conclude Forcellini- ma lo stiamo tenendo sotto controllo".
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