Giovanna Taviani della grande famiglia di cineasti italiani utilizza in scena il”cuntista e puparo”, maestro d'arte affabulatoria, Mimmo Cuticchio. Da Ulisse a Orlando ( più o meno furioso...) sul filo del Don Chisciotte in un viaggio personale della Taviani nella tradizione orale. Gli eroi di legno tra “i pesci muti” vengono dal mare e vanno verso Palermo (su un furgone rosso) a raccontare... fino all'incontro tra Quixote di Cervantes e Peppino Impastato mentre Sancho Panza è il narratore iracheno Yousif Latif. Durante la produzione, in 3 anni, Giovanna ha perso il padre Vittorio Taviani e la madre Carla, e raccontare storie fantastiche a figli e nipoti, è “l'unico modo di vincere la morte”. In fondo la tradizione popolare è un modo di gettare i rami al cielo con le radici ben fisse per terra, la terra di Sicilia.
fz