Quel 4 marzo '43 tanto bello e struggente scritto nel '71 che parla di mamme, marinai e “gesù bambini” (censurata e bistrattata sempre amata), non tradisce ma celebra LUCIO, bimbo di 7 anni, orfano di padre poi in collegio dai religiosi lontano da sua madre e da Bologna, che poi è lo stesso... La fama nostrana prima di quella planetaria con “Caruso” arriva da Sanremo in giro con il 'cantagesùbambino' in modo rocambolesco da ironico figlio d'arte (lo zio Ariodante Dalla detto Dario fu molto famoso nel dopoguerra come cantante melodico bolognese) . Poi, la sua solitudine appartata trasforma parole e musica in CANZONE D'AUTORE con Roversi in “Anidride solforosa” del '75 canta/ sul suono di una voce di una persona amata/ che se ne va col rumore del treno...// e rimane per sempre.
In videogallery l'intervista dell'amico GIORGIO COMASCHI attore comico bolognese