La 32esima edizione del Meeting, che si terrà dal 21 al 27 agosto alla Fiera di Rimini, è stata presentata per la prima volta all’Onu, luogo-simbolo dell'incontro tra i popoli del mondo. Il Meeting ha portato al Palazzo di Vetro questo messaggio: é fondamentale un dialogo forte tra cristiani e musulmani. Per sottolinearlo in modo particolare, il Meeting ha invitato allo stesso tavolo alle Nazioni Unite due intellettuali di fedi diverse. Da un lato l'ebreo Joseph Weiler, il docente della New York University, dall'altro il musulmano, Wael Farouq, l'intellettuale egiziano che ha tradotto in arabo "Il senso Religioso" di don Giussani. Entrambi hanno spiegato come e perché la fratellanza fra i popoli sia cosa possibile, come ha detto anche la presidente, Emilia Guerrieri: Dal Meeting sono nate occasioni di collaborazione e cooperazione internazionale, opportunità di dialogo, aperture e consonanze impreviste. Secondo Joseph Weiler, è lo stesso spirito che muove le Nazioni Unite. "L'appuntamento a Rimini - ha detto - è come un'Assemblea Generale della Cultura. Non è affatto inusuale partecipare ad una tavola rotonda in cui siano presenti preti e rabbini". Weiler ne ha lodato l'unicità, l'apertura intellettuale, la vitalità. Il Meeting - ha detto - non ha un'agenda politica, è un'esperienza umana, è la realizzazione a livello privato degli ideali più profondi delle Nazioni Unite.
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