Si è conclusa la quinta edizione del ‘Mese Dantesco’, appuntamento divulgativo che l’Associazione Dante Alighieri San Marino ha inaugurato nel 2006.
Certamente una iniziativa che gli stessi curatori non pensavano potesse crescere tanto di anno in anno e raccogliere tanto pubblico interessato e attento. Si è giunti a questa quinta edizione grazie quindi all’impegno sia dei relatori sempre disponibili e interessati a proporsi, sia dei tanti soci che lavorano alle fasi organizzative.
Il segreto di tale successo è da addebitarsi sicuramente alla semplicità e alla spontaneità degli incontri e non meno dalla qualità che ogni incontro/lettura ha dimostrato di possedere.
L'Associazione Dante Alighieri di San Marino ha proprio come scopo principale quello di diffondere l'amore per la cultura e le proprie radici tra i giovani. Il Mese Dantesco da questo punto di vista può considerarsi davvero emblematico.
La conferenza di apertura, il 10 marzo “Lume v'è dato a bene e a malizia, e libero voler”, ha parlato di Dante, i giovani e il libero arbitrio, che è il naturale completamento della riflessione dell'anno passato relativa all’Inferno di Dante e Lucrezio. Il Prof. Gasperoni ed il Prof. Salicioni, nella conferenza "Hic fit stultorum vita Acherusia", avevano trattato infatti l’Inferno di Dante e Lucrezio, indagando le ragioni della umana infelicità. Quest'anno si è esaminato invece il messaggio propositivo della Commedia riguardo ad una domanda fondamentale: dove possiamo trovare la vera felicità?
Nell’ambito del ‘Mese Dantesco’ anche questa edizione ha visto tra i protagonisti il prof. Maurizio Gobbi, che nel corso delle edizioni precedenti ci ha permesso di attraversare Canti e Gironi danteschi con grande disinvoltura, grazia alla sua innata comunicatività unita al piacere di esibirsi di fronte a pubblici attenti. Come in effetti è sempre accaduto. La sua precisa memoria di tanti canti ha del prodigioso.
Il secondo appuntamento in calendario “Il mito di Ulisse da Dante a Primo Levi” gli ha offerto lo spazio adeguato per trattare ciò che ha caratterizzato da sempre l’Uomo, ovvero un profondo desiderio di conoscenza e di sfida nei confronti. Il mito scelto dal prof. Gobbi per rappresentare questo ‘matrimonio’ è stato Ulisse che dalla passione di conoscere, come ci dice Dante, ha trascurato tutti i sentimenti più cari: l’amore filiale, quello paterno e addirittura il legame coniugale. Di assoluto interesse, anche per l’originalità dell’argomento, è stata poi la rivisitazione del mito dell’eroe nella letteratura successiva, veramente molto apprezzata dai tanti attenti uditori.
Dopo il successo del Prof. Maurizio Gobbi il palco è toccato agli ex allievi Elio Balestrieri e Luca Guiducci, che, con l’impegno di una eccezionale interprete quale Maria Sole Brusa, hanno proposto una performance davvero interessante “Vagamente Dante”, terzo appuntamento in calendario.
Vagamente Dante è nato come un happening – spiega Elio Balestrieri - Qualsiasi cosa questo significhi. Coglie spunti di riflessione da un passato nobile, incarnato in Dante, Pasolini, Calvino, De Cespedes, Schnitzler. E il futuro improbabile, mi chiederete voi? È l’aggettivo più consono a quello che ci spetta tra rivolte, stragi, crisi economiche e politici difficilmente processabili.
Proprio per un futuro che a volte sembra diventare vago e vano, appoggiamo l’orecchio a un classico, come se questi avesse qualcosa da dirci. E spesso ce l’ha.
Partendo da Dante cerchiamo qualche risposta, passando per gli altri grandi scrittori citati, e per argomenti quali le passioni, l’incertezza, la scelta, la grandezza morale e l’impegno civile. Un insieme di profonde ed attente considerazioni intervallate da canzoni degli Stazione Deva, Gaber e altri, tutte rigorosamente eseguite dal vivo, con grande impatto emotivo.
Infine, la Quinta Edizione del Mese dantesco si è conclusa con un nuovo viaggio, quel “Viaggio a Beatrice” che crea la dimensione eterna dell’amore.
La prof.ssa Meris Monti ha incontrato l’insegnante di danza Daniela Semprini, della scuola Attitude Centro Danza San Marino: ne è nata una splendida conferenza-spettacolo in cui il protagonista può incontrare in una dimensione ultraterrena la donna amata e tragicamente scomparsa. Davvero bravi gli studenti della classe IV Liceo Classico-Linguistico e fantastica la suggestione coreografica dell’accostamento ad alcune scene del Balletto La Bayadère (La danzatrice del tempio), eseguito con grande maestria.
La stessa preziosa struttura/architettura del Teatro Titano ha accolto gli spettacoli-relazioni in un ambiente raccolto e famigliare
Come per il passato, il programma del “Mese Dantesco” è stato concepito e realizzato in collaborazione con la Scuola Secondaria Superiore, sotto il patrocinio della Segreteria di Stato alla Cultura, dell’Ambasciata d’Italia e della Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNESCO.
Le attività del “Mese Dantesco” sono state ancora una volta finanziate dalla Fondazione San Marino e dalla Società Unione e Mutuo Soccorso, mentre anche la Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNESCO e la Giunta di Città hanno fornito un loro contribu-to. A tutti va il nostro anticipato più vivo ringraziamento.
Certamente una iniziativa che gli stessi curatori non pensavano potesse crescere tanto di anno in anno e raccogliere tanto pubblico interessato e attento. Si è giunti a questa quinta edizione grazie quindi all’impegno sia dei relatori sempre disponibili e interessati a proporsi, sia dei tanti soci che lavorano alle fasi organizzative.
Il segreto di tale successo è da addebitarsi sicuramente alla semplicità e alla spontaneità degli incontri e non meno dalla qualità che ogni incontro/lettura ha dimostrato di possedere.
L'Associazione Dante Alighieri di San Marino ha proprio come scopo principale quello di diffondere l'amore per la cultura e le proprie radici tra i giovani. Il Mese Dantesco da questo punto di vista può considerarsi davvero emblematico.
La conferenza di apertura, il 10 marzo “Lume v'è dato a bene e a malizia, e libero voler”, ha parlato di Dante, i giovani e il libero arbitrio, che è il naturale completamento della riflessione dell'anno passato relativa all’Inferno di Dante e Lucrezio. Il Prof. Gasperoni ed il Prof. Salicioni, nella conferenza "Hic fit stultorum vita Acherusia", avevano trattato infatti l’Inferno di Dante e Lucrezio, indagando le ragioni della umana infelicità. Quest'anno si è esaminato invece il messaggio propositivo della Commedia riguardo ad una domanda fondamentale: dove possiamo trovare la vera felicità?
Nell’ambito del ‘Mese Dantesco’ anche questa edizione ha visto tra i protagonisti il prof. Maurizio Gobbi, che nel corso delle edizioni precedenti ci ha permesso di attraversare Canti e Gironi danteschi con grande disinvoltura, grazia alla sua innata comunicatività unita al piacere di esibirsi di fronte a pubblici attenti. Come in effetti è sempre accaduto. La sua precisa memoria di tanti canti ha del prodigioso.
Il secondo appuntamento in calendario “Il mito di Ulisse da Dante a Primo Levi” gli ha offerto lo spazio adeguato per trattare ciò che ha caratterizzato da sempre l’Uomo, ovvero un profondo desiderio di conoscenza e di sfida nei confronti. Il mito scelto dal prof. Gobbi per rappresentare questo ‘matrimonio’ è stato Ulisse che dalla passione di conoscere, come ci dice Dante, ha trascurato tutti i sentimenti più cari: l’amore filiale, quello paterno e addirittura il legame coniugale. Di assoluto interesse, anche per l’originalità dell’argomento, è stata poi la rivisitazione del mito dell’eroe nella letteratura successiva, veramente molto apprezzata dai tanti attenti uditori.
Dopo il successo del Prof. Maurizio Gobbi il palco è toccato agli ex allievi Elio Balestrieri e Luca Guiducci, che, con l’impegno di una eccezionale interprete quale Maria Sole Brusa, hanno proposto una performance davvero interessante “Vagamente Dante”, terzo appuntamento in calendario.
Vagamente Dante è nato come un happening – spiega Elio Balestrieri - Qualsiasi cosa questo significhi. Coglie spunti di riflessione da un passato nobile, incarnato in Dante, Pasolini, Calvino, De Cespedes, Schnitzler. E il futuro improbabile, mi chiederete voi? È l’aggettivo più consono a quello che ci spetta tra rivolte, stragi, crisi economiche e politici difficilmente processabili.
Proprio per un futuro che a volte sembra diventare vago e vano, appoggiamo l’orecchio a un classico, come se questi avesse qualcosa da dirci. E spesso ce l’ha.
Partendo da Dante cerchiamo qualche risposta, passando per gli altri grandi scrittori citati, e per argomenti quali le passioni, l’incertezza, la scelta, la grandezza morale e l’impegno civile. Un insieme di profonde ed attente considerazioni intervallate da canzoni degli Stazione Deva, Gaber e altri, tutte rigorosamente eseguite dal vivo, con grande impatto emotivo.
Infine, la Quinta Edizione del Mese dantesco si è conclusa con un nuovo viaggio, quel “Viaggio a Beatrice” che crea la dimensione eterna dell’amore.
La prof.ssa Meris Monti ha incontrato l’insegnante di danza Daniela Semprini, della scuola Attitude Centro Danza San Marino: ne è nata una splendida conferenza-spettacolo in cui il protagonista può incontrare in una dimensione ultraterrena la donna amata e tragicamente scomparsa. Davvero bravi gli studenti della classe IV Liceo Classico-Linguistico e fantastica la suggestione coreografica dell’accostamento ad alcune scene del Balletto La Bayadère (La danzatrice del tempio), eseguito con grande maestria.
La stessa preziosa struttura/architettura del Teatro Titano ha accolto gli spettacoli-relazioni in un ambiente raccolto e famigliare
Come per il passato, il programma del “Mese Dantesco” è stato concepito e realizzato in collaborazione con la Scuola Secondaria Superiore, sotto il patrocinio della Segreteria di Stato alla Cultura, dell’Ambasciata d’Italia e della Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNESCO.
Le attività del “Mese Dantesco” sono state ancora una volta finanziate dalla Fondazione San Marino e dalla Società Unione e Mutuo Soccorso, mentre anche la Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNESCO e la Giunta di Città hanno fornito un loro contribu-to. A tutti va il nostro anticipato più vivo ringraziamento.
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