Un storia di denuncia (la scomparsa di una bambina in Alto Adige rapita da Richi un balordo che vive su un camper tra i monti e pronto a venderla) giocata sulla lingua ladina (parlata da alcuni pedofili sulla rete clandestina) da un'indagine di Milia un'agente della Polizia postale rumena. Tratta dei bambini e mercato pornografico sulla pelle dei più piccoli. Crimine internazionale globalizzato che coinvolge paesi poveri e consumatori ricchi tra Europa e Terzo Mondo. Il CONFINE INCERTO sta proprio lì nella babele di lingue e nel web dove chi fruisce... paga chi delinque e tortura proprio in luoghi come le montagne o le campagne dove la vita ha un suo corso nel tempo, lì, vengono portati via bambini e bambine (sono centinaia ogni anno).
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Intervista al Torino Film Festival 2019 di ELISABETTA SANDRI Regista