Era una pesca dura, ma indispensabile per il sostentamento della gente di mare della riviera romagnola. Così importante da divenire un vero e proprio rito, spesso accompagnato, nella fatica del tirare a riva le reti, da canti popolari. Torna il passato, la tradizione si fa spettacolo nella rievocazione della pesca alla tratta. Tecnica marinara antica, pesca povera, usata sul sottocosta fino agli anni '50, quando ne venne revocata l'autorizzazione. Una rete particolare – la sciabica – azionata manualmente. Posta a semicerchio, un capo portato al largo – con la battana o con il moscone - un capo a terra e i pescatori disposti su due file a tirare le reste, solo con la forza delle braccia, fino alla battigia.
Davanti al parco acquatico Boabay nel cuore di Rimini una risposta incredibile all'evento voluto anche quest'anno dall'Associazione “Rimini per tutti”. Erano oltre 2000, turisti e riminesi, alla riproposizione del rito, per assistere ma anche per entrare nel vivo, attori in prima persona nelle fasi più calde della tratta.
Davanti al parco acquatico Boabay nel cuore di Rimini una risposta incredibile all'evento voluto anche quest'anno dall'Associazione “Rimini per tutti”. Erano oltre 2000, turisti e riminesi, alla riproposizione del rito, per assistere ma anche per entrare nel vivo, attori in prima persona nelle fasi più calde della tratta.
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